Tutto pronto per la prima edizione del festival “Il teatro del dialetto”. Si tratta di una iniziativa dell'associazione Libera mente con il patrocinio del comune di Montecalvo Irpino e con la collaborazione dell'associazione Lomax & Carpitella. La prima serata del festival si terrà venerdì 21 dicembre alle ore 20:30 presso il Cinema Pappano.'Il Teatro del dialetto', quest'anno si svolgerà in tre spettacoli unici, inediti, in cui l'elemento conduttore è la comicità, l'ironia, il tutto colorato dal dialetto che, con la sua saggia mano, sa dove arricchire di enfasi e marcare di emozioni gli svariati momenti che della scena rendono il teatro ancor più vero.Alla prima edizione, il festival vuole essere un momento di condivisione della nostra più profonda identità, la nostra terra, le radici che ci tengono legati ad essa: Il dialetto. Il festival raccoglie in questa prima edizione tre appuntamenti che inizieranno venerdì 21 dicembre con l'apertura dedicati al dialetto Montecalvese con l'introduzione degli amici ricercatori
Ercole Caccese
- Scritto da Mario Aucelli
- Categoria: Storia
Il Podestà ERCOLE CACCESE
Ci è sembrato doveroso ricordare, in questa ricerca, di Ercole CACCESE, il podestà che, ininterrottamente, dal 1926 fino alla morte, ha amministrato il Comune di Montecalvo Irpino. Per gentile concessione del figlio, dottor Federico Caccese, siamo venuti in possesso delle notizie che di seguito trascriviamo e che, degnamente, ritraggono la figura di questo illustre ed integerrimo nostro concittadino. Ercole Caccese nacque a Montecalvo il 5 agosto 1889. Morì, nel palazzo di proprietà di Corso Vittorio Emanuele, per cause di servizio militare, ancora giovane, a soli 53 anni, il 18 ottobre 1942. Ha avuto, in vita, una brillante carriera militare e pubblica: Il 26 settembre 1912 fu nominato sottotenente. Il successivo 16 novembre fu inviato in Tripolitania e Cirenaica. Il 2 giugno 1915 fu trasferito in zona di guerra. Il seguente 29 luglio fu promosso tenente . Il 12 ottobre 1915 fu dichiarato disperso, per fatto d’arme, sul Monte San Michele (sul Carso, altitudine 275 slm, dove si svolsero le “battaglie dell’Isonzo”, con la presa finale di Gorizia).
Il terremoto in Irpinia 21 Agosto 1962
- Scritto da Redazione
- Categoria: Storia
Il sisma del 21 agosto 1962 può essere considerato un episodio apparentemente minore della storia dell'Italia repubblicana. Oscurato negli anni da ben più gravi calamità in termini di perdita di vite umane, questo terremoto è rimasto vivo solo nella memoria di coloro che lo hanno vissuto in prima persona e di chi abita ancora oggi nei luoghi più colpiti. Eppure per i contemporanei si trattò di un evento a dir poco traumatico, che suscitò una grande ondata di solidarietà nei confronti delle popolazioni flagellate dalla calamità. C'è un filo sottile che collega, non solo dal punto di vista geologico, i terremoti del 1930, quello del 1962 e quello del 1980 ed è doveroso riprenderlo se si vuole ricostruire la complessità in cui operano i vari elementi di sviluppo e di arretratezza in Campania ed in parte del Sud Italia.
Josip Osti e Marko Kravos a Palazzo Serra di Cassano
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cultura
LA LINGUA DELL’AMORE
JOSIP OSTI e MARKO KRAVOS con SILVIO PERRELLA e SERGIO IAGULLI
Mercoledì 8 MAGGIO alle ore 18,30 secondo appuntamento di Se/Preludi.
Quando il peso della vita mi è insopportabile/guardo una piccola violetta che in mezzo/al prato, con il sorriso sul faccino,/si porta il suo pezzo d’immenso cielo./Le contraccambio il sorriso. E l’annuso./Come a te, anima mia, che insieme a me/ormai da anni porti un peso troppo greve,/rendo il sorriso e ti annuso, quando/giacciamo nudi e trasudati sulle lenzuola/sgualcite e non ci chiediamo se la vita/ha un senso. (Josip Osti)
Laurea Marcella Elena Caccese
- Scritto da Redazione
- Categoria: Eventi
Il 5 febbraio 2019 una data importante nella giovane vita della studentessa Marcella Elena Caccese, nata 1994 a Montecalvo Irpino in provincia di Avellino. Infatti dopo lunghi sacrifici sempre affrontati con serenità e sapienza, raggiunge il traguardo più ambito che mai potesse raggiungere : Laurea L in Scienze e Tecnologie Farmaceutiche Chimica e Tecnologia Farmaceutiche 2013 – 2018 presso la prestigiosa Università Milano. I genitori Alfonso Caccese e Patrizia Pappano la sorella, Avv. Candida Caccese le zie Caccese, gli zii e cugini Pappano, augurano alla neo dottoressa un futuro prospero di soddisfazioni ed una lunga e gratificante carriera.
Con stima e affetto ci associamo tutti noi della redazione di Irpinonews.it
Il dialetto è cultura. Da Montecalvo un'idea per valorizzarlo
- Scritto da Gainni Vigoroso
- Categoria: Cultura
Fiera di Santa Caterina-2018
- Scritto da Redazione
- Categoria: Attualità
Dal 23 al 25 novembre a Montecalvo Irpino ritorna l’appuntamento con la Millenaria Fiera di Santa Caterina, una tre giorni che coniuga una delle più grandi fiere del Sud Italia con attenzione ai prodotti di agricoltura e artigianato locale, degustazioni enogastronomiche, con spettacoli di musica e cabaret e percorsi culturali. La kermesse, il cui progetto è co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, è dedicata a Santa Caterina d’Alessandria,(la cui festa canonica cade il 25 novembre) ed è una delle manifestazioni più antiche del territorio che affonda le sue radici nel Medioevo quando i Cavalieri di Malta portarono a Montecalvo il culto della Santa edificando e dedicandole un ospedale che funzionasse da ricovero per pellegrini e viaggiatori di passaggio sulla via Appia. La fiera conserva tutt’oggi il significato originario, ovvero la celebrazione dell’inizio della stagione fredda in cui si ringraziava per il raccolto avuto durante la precedente stagione agricola e ciò favorì il nascere di una sorta di mercato in cui era possibile acquistare il necessario per far fronte all’inverno.Ancora oggi, come ieri, il centro storico di Montecalvo sarà animato da un delizioso mercatino con tipicità strettamente artigianali, culinarie, natalizie.
Montecalvo Irpino saluta Suor Nunziatina Tripi
- Scritto da Redazione
- Categoria: Eventi
Un fascio di motivazioni ci ha radunato intorno all’altare il 12 settembre scorso: il Vangelo delle Beatitudini, la Memoria Liturgica del Santissimo Nome di Maria, il saluto grato e commosso alla Superiora Suor Nunziatina Tripi.
Liturgia, arte, musica, devozione popolare e santuari mariani, cantano in ogni angolo del mondo la “potenza terribile” del Nome di Maria (Thomas Merton), così come ha fatto Suor Nunziatina con l’esempio della sua esistenza tutta consacrata alla vita religiosa, al servizio di Gesù e di Maria. Suor Nunziatina Tripi è nata a Leonforte, in provincia di Enna il 30 settembre 1943 da Nunzia Castrogiovanni e Raffaele Tripi e battezzata il 10 ottobre 1943 col nome di Francesca. Attratta sin da piccola verso la preghiera e spinta da particolare affetto verso le Suore della Sacra Famiglia, presenti nel suo paese, all’età di quattordici anni decide di partire per Spoleto ed entrare nella grande famiglia delle Suore, per imparare ad amare e conoscere meglio Colui al quale voleva consacrare tutta la sua vita.
Niccolò Cusano e la “dotta ignoranza”
- Scritto da Redazione
- Categoria: Attualità
Niccolò Cusano è probabilmente la figura di maggior rilevanza filosofica del XV secolo, la più alta e organica espressione della filosofia e dello scenario culturale dell’Umanesimo rinascimentale europeo. È stato il primo pensatore tedesco di un certo peso: nato a Kues (Cusa in italiano), località nei pressi di Treviri, la città natale di Karl Marx. L’influenza di Niccolò Cusano si è rivelata alquanto significativa nei confronti di alcune correnti filosofiche posteriori ed alcuni pensatori dei secoli successivi (fu lui a recuperare l’idea di “monade”, ripresa in seguito, sia da Giordano Bruno, che da Leibniz), come in altri settori specifici dello scibile umano: si pensi agli studi astronomici, in cui anticipò le grandi scoperte compiute nel XVII secolo da Copernico, Keplero e Galileo Galilei. In particolare, il suo apporto teorico più originale e notevole è stato sul terreno gnoseologico, in cui ha formulato la dottrina della “dotta ignoranza”, un “ossimoro” di tipo terminologico, ma che rivisitava ed argomentava, in chiave metafisica e teologica nuova, il teorema socratico ben noto: “sapere di non sapere”.
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