- Scritto da Suni Ferretta da "Il Caudino"
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Benevento, trovato morto in chiesa monsignor Pompilio Cristino: forse stroncato da infarto.
Commozione e dolore per la scomparsa dello storico parroco di Rione Ferrovia

Don Pompilio Cristino trovato morto in sacrestia, l’arcidiocesi di Benevento perde un pezzo della sua storia. Profonda commozione a Benevento, in particolare nel rione Ferrovia, per l’improvvisa scomparsa di Don Pompilio Cristino, storico parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
Il sacerdote è stato trovato senza vita nella sacrestia della parrocchia. A causare il decesso, con ogni probabilità, un malore improvviso. La salma è stata trasferita nella vicina sala mortuaria dell’Ospedale Fatebenefratelli, dove in molti stanno rendendo omaggio.
- Scritto da G.B.Cavalletti
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Accogliendo l’esortazione del Pontefice, la parrocchia di San Pompilio, in Montecalvo, ha realizzato un fitto programma di preghiera che con cadenza ad ogni sedici del mese ha avuto culmine, di volta in volta, nella celebrazione del Santo Rosario ai piedi della magnifica statua lignea di Mamma Bella dell ‘Abbondanza, nella chiesa abbaziale di Santa Maria Maggiore. L’occasione offre lo spunto per ripercorrere, a grandi linee, date ed eventi legati ad una devozione mai estranea alla cultura e alla storia di Montecalvo.
Non c’è dubbio che il 7 ottobre del 1571 sia una delle date più rappresentative nella storia della Cristianità. Lo scampato pericolo di una guerra di religione all’inizio del Terzo Millennio, e la celebrazione, quasi contemporanea, dell’Anno del Rosario, creano, in qualche modo, una sottile linea di collegamento tra i nostri giorni e la storia di 422 anni fa. La flotta unita degli stati cristiani debellò, a Lepanto, il pericolo dell’ invasione europea da parte dei Turchi, e papa Sisto V, successivamente proclamato Santo, istituì la festa della Beata Vergine Maria della Vittoria attribuendo al suo diretto intervento il merito, appunto, della vittoria. In quella circostanza il Pontefice raccomandò a tutto il mondo cattolico la recita del Santo Rosario. Due anni più tardi Papa Gregorio XIII, nel ricordo del giorno domenicale in cui il mondo cristiano, con la recita della preghiera mariana per eccellenza aveva sostenuto il suo esercito, modificò il nome della festa chiamandola della Beata Vergine Maria del Santo Rosario e ne fissò la memoria alla prima domenica di ottobre. Fu nel 1913 che Papa Pio X, anch’egli divenuto poi Santo, riportò definitivamente al 7 ottobre la data della solennità della Beata Vergine del Rosario.
- Scritto da Redazione
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Zic Ceolo Giovanni data di nascita 1922 luogo di nascita Veglia, Yugoslavia luogo di residenza Yugoslavia colore politico antifascista condizione/mestiere/professione studente
Unità archivistica busta 5571 - fascicolo 139389 - estremi cronologici 1941-1941.
Giuseppe Kravos (1909 - 1974) era nativo da S.Croce di Aidussina, l'immediato retroterra di Trieste - ne dista circa 35 km. Sulla documentazione anagrafica sia Giuseppe che la moglie vengono indicati di “nazionalità italiana e di razza ariana”.
E' stato processato davanti al Tribunale speciale per la difesa del regime a Trieste alla fine 1940 / primi del 41 come appartenente all'organizzazione sovversiva degli Sloveni di Trieste - nel periodo cioè precedente la guerra con la Jugoslavia. ( nella foto: in camera da internati presso l'albergo di Ersilia Scoppettone a Montecalvo Čedo Žic, Jisef Kravos, Riko Miller, Nazzareno Di Pietro messinese)
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Sabato 16 giugno 2018. LISTA NOVI 19
OBIETTIVO: Presentato il libro dedicato a Cedi Žic
Ricordo rinnovato del famoso isolano Il fatto che il libro sia appena uscito ne depone a favore dell'obiettività perché, a differenza della maggior parte delle opere su temi antifascisti dell'epoca del vecchio ordinamento, è privo di idealizzazione delle persone e dell'argomento di cui tratta.
Scritto e registrato
Mladen TRINAJSTIĆ
KRK, ( isola di Veglia)nella piccola sala della scuola media di Krk >>Re croato Zvonimir«, un libro dedicato a Čedo Žic, il famoso antifascista isolano e anche il primo segretario del Comitato distrettuale della SKOJ per l'isola di Krk, che, all'età di soli 22 anni, si presentò, concluse la sua breve e tempestosa vita nel febbraio del 1944 annegando durante una navigazione notturna nel tempestoso Canale di Velebit, sulla via del ritorno alla sua isola da uno dei numerosi incontri con i membri "d'oltremare" organizzazioni antifasciste. Il libro dedicato al giovane di Krk, il cui nome è il liceo dove si è tenuta la presentazione, è stato pubblicato dal 1960 al 1991, edito dall'Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti dell'isola di Krk, e pubblicato da Naklada Quarnero. A nome suo, il regista Franjo Butorac ha presentato ai presenti la sua visione dell'importanza e del valore delle annotazioni del diario di Zic, ora rilegate per la prima volta, integrate e arricchite con frammenti della sua corrispondenza personale con amici e familiari.
Sensibile all'ingiustizia
- Scritto da Redazione
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Per quanti anni suo papà è stato dimenticato.Beh per tanti anni pensi che il decreto di riconoscimento del Ministero degli Interni è arrivato nel 2009 quindi dopo 20 anni io e mia mamma abbiamo deciso per anni di vivere in silenzio il nostro dolore perché era molto più facile non dire cosa fosse accaduto e così questo diritto al nome lo abbiamo avuto grazie a libera nel 2007 quando ho avuto l'opportunità di incontrare Don Luigi Ciotti alla mia prima giornata della memoria e dell'impegno ora facciamo un minuto di silenzio per concentrarci perché quei nomi sono la vita come lo ricorda sono i ricordi di un bambino di 8 anni No Affettuoso generoso Amabile pensi che la notte in cui è stato assassinato sul sedile dell'auto aveva due cornetti uno per me e uno per mia mamma Giovan Battista Tedesco 39 anni ex carabiniere era stato assunto come capo vigilante nello stabilimento dell'italsiderder di Taranto oggi Ilva in realtà non aveva mai lasciato quella divisa per quell'amore sviscerato per la legalità e le regole.


