Montecalvo Irpino - Cultura e Tradizione
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Dal confino in Irpinia al ritorno a Trieste nei versi di Marko Kravos

Scritto da Redazione
Pubblicato: 14 Febbraio 2023
Visite: 169

TRIESTE. C’è un verso nell’ultima raccolta di Marko Kravos che recita esattamente così: “Di casa, io, dove sono? Il mio luogo natio dov’è?”. Così dall’introduzione di “Cera matria” (Multimedia Edizioni, pag. 128, euro 13) apprendiamo la storia di Kravos, ai più conosciuto come il poeta sloveno di Trieste. Ce la spiega Sinan Gudžević, prefattore del libro e sensibile conoscitore delle origini del nostro poeta. Kravos è nato in Irpinia, a Montecalvo, dove il regime fascista aveva confinato la sua famiglia: «Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato aveva condannato Josip Kravos, il padre di Marko, al campo di prigionia sull’isola di San Domino per internarlo poi, insieme alla famiglia, a Montecalvo Irpino» dove appunto il poeta nacque. Paese nativo in cui l’autore non è mai tornato, escluse due volte.

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La morte di Padre Filippo Lucarelli

Scritto da Alfonso Caccese
Pubblicato: 29 Gennaio 2023
Visite: 264

Era in ritiro spirituale nel convento Sant'Antonio a lui tanto caro a Montecalvo Irpino ed è qui che si addormentato per sempre stroncato da un malore nel cuore della notte. Padre Filippo Lucarelli, 90 anni, (ritratto in questa foto bellissima e sorridente di Franco D'Addona), grande trascinatore della comunità montecalvese, non c'è più.Ad annunciare per primo la sua triste e scomparsa con grande dolore il gruppo San Pompilio Pirrotti attraverso la pagina facebook."Questa notte è salito al Padre, presso l'oasi Maria Immacolata di Montecalvo Irpino, Padre Filippo Lucarelli. La comunità parrocchiale San Pompilio Maria Pirrotti si unisce alle preghiere e si stringe con affetto ai Frati Minori della Provincia Sannito-Irpina "Santa Maria delle Grazie. Sempre cordiale, disponibile e generoso. Un uomo esemplare prima di essere frate. 
Al suo impegno e alla sua grande determinazione si deve la realizzazione della meravigliosa struttura dedicata a San'Antonio all'ingresso del paese, che negli anni ha rappresentato la storia di tante generazioni.

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Il volume "Alan Lomax - Passaggio a Montecalvo Irpino" presentato a Palermo.

Scritto da Francesco Cardinale
Pubblicato: 21 Giugno 2022
Visite: 511

Il 9, 10 e 11 Dicembre 2021, si è tenuto a Palermo il Convegno "Musiche di tradizione orale nell'era della conversione digitale".
Si sono avvicendati numerosi etnomusicologi italiani, tra cui Raffaele Di Mauro, Sergio Bonanzinga, Giovanni Giuriati, Giorgio Adamo, e tanti altri. Presenti anche alcuni studiosi della Association for Cultural Equity, fondata da Alan Lomax, e rappresentata oggi dalla figlia Anna L. Wood. Nell'ultima giornata, Giorgio Adamo nel suo intervento, presentando gli studi e le ricerche sui materiali dell'Archivio Lomax, per quanto riguarda la Campania si è soffermato sullo straordinario lavoro compiuto negli anni a Montemarano da Luigi D'Agnese e sul volume che abbiamo pubblicato con l'amico Francesco Cardinale sulla visita di Lomax a Montecalvo Irpino.
Antonio Cardillo . 
Segue video da Youtube

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“Sono scampato ai forni crematori nazisti”

Scritto da Redazione
Pubblicato: 08 Giugno 2022
Visite: 659

Era il 1943 quando Giuseppe Pucino all'età di 22 anni viene catturato dai tedeschi, definito IMI internato militare Italiano, e portato nel campo di concentramento in Germania. Giuseppe trascorre 5 anni della sua vita tra la guerra e il campo di concentramento fino a quando non ritorna a Montecalvo. Giuseppe è uno degli ultimi ancora in vita a poter raccontare le atrocità dell'Olocausto. A 99 anni, Giuseppe è stato insignito, da parte del Prefetto di Avellino Maria Tirone, della medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a quei cittadini irpini deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. La testimonianza di Giuseppe è preziosa, i suoi occhi rivivono come se fosse oggi l’olocausto, gli occhi di un uomo segnati da quegli avvenimenti custodiscono il ricordo doloroso che lega il passato al presente, 

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Benvenuto a Montecalvo Irpino - Ai Montecalvesi e agli Irpini nel mondo

Scritto da Alfonso Caccese
Pubblicato: 17 Aprile 2022
Visite: 656

Montecalvo Irpino, tra Benevento e Avellino, è uno dei tanti paesi del sud dove la miseria, l'emigrazione, hanno consumato, quotidianamente , la forza e la voglia di fare. Ma tutto questo non ha impedito a Montecalvo di far ascoltare la propria voce. Come spesso succede, a chi è costretto ad abbandonare la propria terra, rimangono i suoni uditi e passati tra le mura domestiche,nella piazza del paese, nei campi. Suoni e rumori che rimangono intatti nella memoria, ritornando costantemente alla luce nei momenti in cui ognuno deve fare i conti con se stesso. Andare a ricomporre la memoria collettiva,riconquistare la lingua delle proprie origini significa infondere e dar coraggio, ma sopratutto riconsegnare, a chi l'aveva perduta,la sua giusta appartenenza ad una civiltà antica degna di rispetto pregna di atavica nobiltà. 

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Famiglia Franco

Scritto da Dal Web
Pubblicato: 07 Ottobre 2021
Visite: 807

Le origini dell'antica e nobile famiglia Franco si radicano probabilmente nella presenza politica di Re Guglielmo il Buono sul territorio irpino e che identifica nella figura di Petrus Frànculo (XII sec.), primo feudatario di Mons Calvus (attuale Montecalvo) che insieme a Gugliemo Potofranco per primo amministrò Mons Calvus come riportato nel Catalogo dei Baroni Normanni compilato ai tempi di Guglielmo il Buono e conservato presso l’archivio di Stato di Napoli,  il proprio capostipite.  "Petri Franculi et Guillelini Potifranci - tenent Montem calvum, quod est feudum quatuor militum et Genestram feudum unius militis -
et cum augumento obtullt milites decem".
A seguito della probabile cessione del feudo la famiglia, stanziatasi stabilmente sul territorio montecalvese scelse, probabilmente per motivi di carattere patrimoniale, di non abbandonare la cittadina perpetuando il suo ruolo di riferimento politico per il popolo nei successivi secoli. L’archivio storico della città documenta la presenza stabile della famiglia sul territorio nel corso dei secoli concedendo una traccia ben delineata nella sua linea genealogica principale degli ultimi trecentocinquanta anni.

© Arma della Famiglia Franco dipinta sulla volta d'ingresso del Palazzo di Montecalvo Irpino.

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Parzanese Pietro Paolo

Scritto da Angelo siciliano
Pubblicato: 07 Ottobre 2021
Visite: 726
Nel bicentenario della nascita, dedicata un’importante mostra documentaria al poeta e prelato irpino dell’Ottocento, nato ad Ariano Irpino, ma di padre montecalvese e madre di Grottaminarda. Da ragazzo, negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, quando studiavo ad Ariano Irpino,ricordo che nessun docente ci parlava di Pietro Paolo Parzanese (Ariano di Puglia, come si chiamava allora, 1809 – Napoli, 1852).
Ariano Irpino (AV) –  Ma su di lui, terzo di undici figli tra fratelli e sorelle, tra i contadini montecalvesi, che pure ne avevano scordato le ascendenze paterne, a oltre un secolo dalla sua morte circolava ancora una filastrocca: “Pietru Paulu Parzanese / prèviti, puèta, pittore pittava / palazzi, purcìni, purtèddre, /pavàtu pi pócu prèzzu” (Pietro Paolo Parzanese / prete, poeta, pittore pittava / palazzi, porcili,portelle, / pagato per poco prezzo). È tutto quel riuscivano a raccontare: una facezia scherzosa,“strufètta” in dialetto, o scioglilingua.
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