Montecalvo Irpino - Cultura e Tradizione
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La Sekoma di Montecalvo Irpino - terza parte

Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
Pubblicato: 24 Giugno 2023
Visite: 103
 
«La Sekoma di Montecalvo Irpino prima Banca del civico Monte Frumentario»
Terza parte
Spenti gli ultimi focolai, rimasuglio di simpatie filo francesi, si passò alla resa dei conti e tra i traditori del sovrano napoletano fu annoverato il vescovo di Ariano mons. Paolo de Bracchis.
La sua espulsione dalla diocesi, ordinata con breve di papa Alessandro VI dell’otto luglio 1497, fece sentire i suoi effetti anche in Montecalvo perché, con breve dello stesso pontefice, l’abate di Santa Maria Maggiore mons. Opicino Gallo fu nominato Vicario Apostolico, con pieni poteri episcopali, della diocesi arianese.

 

 

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La Sekoma di Montecalvo Irpino - Seconda Parte

Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
Pubblicato: 22 Giugno 2023
Visite: 163

«La sekoma di montecalvo irpino prima banca del civico monte frumentario»

Seconda parte

Tale concessione (vedi prima parte) riverberò effetti di grande portata sia nel tessuto economico, sia sul piano socio-culturale. Le condizioni politiche dell’italia meridionale, ove la lotta contro la casa imperiale non aveva prodotto, a differenza di quanto era accaduto al nord italia, la formazione dei liberi comuni, non consentirono la creazione di corporazioni, tra cui quella dei fornai, che avrebbero potuto sviluppare regole e canoni propri. Ciò nonostante, grazie alla possibilità di panificare liberamente, «senza nisciuna contraddittione», la comunità montecalvese imparò a guadagnare e a difendere propri diritti. Dall’altro canto, si crearono le condizioni ideali per sviluppare tecniche di molitura e panificazione che, man mano, nel corso dei secoli, saranno alla costante attenzione del locale governo civico. Naturalmente la concessione reale non avrebbe avuto senso, o quantomeno sarebbe rimasta monca, se non avessero avuto, i montecalvesi, la libertà di provvedere alla conservazione autonoma delle derrate.

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La Sekoma di Montecalvo Irpino Prima Banca Del civico monte frumentario

Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
Pubblicato: 22 Giugno 2023
Visite: 247

«La Sekoma Di Montecalvo Irpino Prima Banca Del Civico Monte Frumentario» 

Prima parte

LA STORIA DELLA SEKOMA, già adiacente al fontanino della scalinata di Piazza San Pompilio in Montecalvo Irpino, e che dopo aver migrato davanti al municipio montecalvese fa oggi mostra di sé nella rientranza di Corso Umberto da qualche anno intitolata a «Giovanbattista Tedesco», VA RICONDOTTA ALLE VICENDE LEGATE ALLA NASCITA DEI PRIMI MONTI FRUMENTARI, PIE ISTITUZIONI SORTE ALLA FINE DEL XV SECOLO ALLO SCOPO DI PRESTARE IL GRANO PER LA SEMINA AI CONTADINI BISOGNOSI COSTRETTI, IN ASSENZA DEL CREDITO, A SFARINARE ANCHE LE NECESSARIE RISERVE.

Nei due secoli successivi si ebbe la loro massima diffusione.

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Convento S. Antonio da Padova di Montecalvo Irpino

Scritto da Redazione
Pubblicato: 21 Giugno 2023
Visite: 111

La famiglia francescana di Montecalvo Irpino vive all'ombra del convento di S. Antonio all'entrata del paese. Il convento, da sempre residenza dei frati minori , fu costruito intorno  al 1600,distrutto molte volte dal terremoto,oggi si presenta come una struttura moderna e funzionale. Annessa al convento e alla chiesa di S.Antonio da Padova, c'è l'Oasi Maria Immacolata.Il convento rappresenta il punto di aggregazione degli  amici di S. Antonio per rinfrancarsi spiritualmente e portare a tutti il messaggio cristiano di Pace e Bene. Nel 1222 San Francesco d’Assisi, percorrendo le antiche vie romane, andava pellegrino al Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. Montecalvo, centro strategico sulla via IGNATIA (al di sopra di Casalbore), lo vide passare non lontano e conservò il ricordo della sua predicazione e del suo insegnamento.

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Prof.Domencio De Marco

Scritto da Redazione
Pubblicato: 21 Giugno 2023
Visite: 106

Storico dell'economia italiano (n. Montecalvo Irpino 1912 - Napoli 2008). Prof. emerito dell'univ. di Napoli, nella quale ha insegnato storia economica dirigendovi anche l'Istituto di storia economica e sociale. È stato autore di numerosi saggi di storia economica e sociale soprattutto dell'Italia meridionale, fra cui: Una rivoluzione sociale. La Repubblica romana del 1849 (1944); Epicarmo Corbino e l'opera sua (1961); Banca e congiuntura nel Mezzogiorno d'Italia, I, 1809-1863 (1963); Per la storia delle pubbliche relazioni: gli antichi banchi napoletani (1973). Socio nazionale dei Lincei dal 1984. Chiarissimo professor Domenico DE MARCO. E’ professore emerito dell’Università degli Studi dì Napoli “Federico II”. Allievo di Corrado Barbagallo, ha studiato a Milano e a Genova e si è laureato a Napoli in Scienze Economiche e Commerciali. E’ stato alunno dal 1941 al 1945 della Scuola di perfezionamento in Storia Moderna e Contemporanea, diretta da Gioacchino Volpe.Libero docente di Storia del Risorgimento (1948) e di Storia Economica (1948).  I suoi interessi scientifici sono stati diversi ma orientati sempre sulla Storia economica italiana e particolarmente dell’Italia centrale e Meridionale. 

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La Sekoma di Montecalvo Irpino

Scritto da Giambosco Cavalletti
Pubblicato: 21 Giugno 2023
Visite: 147

Sono, le soprascritte indicazioni, la sintesi di un dibattito che tra la primavera del 2010 e quella del 2011 animò la discussione culturale montecalvese.
In tale periodo, le due distinte ma attigue segnaletiche turistiche campeggiarono contemporaneamente davanti all’ingresso della Casa Comunale di Montecalvo Irpino per indicare l’età dello stesso reperto.
Una situazione tra il grottesco e il ridicolo che suscitava curiosità, ma anche sconcerto e incredulità. Cosa era successo? Molto semplicemente che in una revisione generale della datazione dei principali monumenti del paese e in seguito ad una mia consulenza che datava al XVI secolo il manufatto in questione, l’amministrazione comunale aveva provveduto a rettificarne la precedente cartellonistica che, di contro, lo datava all’epoca ellenistica.

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La sèkoma: il tesoro nascosto della Valle del Miscano

Scritto da Carmine Cicinelli
Pubblicato: 18 Giugno 2023
Visite: 98

Nel centro di Montecalvo Irpino il blocco di pietra di epoca ellenista racconta pratiche comunitarie ancestrali

Montecalvo Irpino, nella Valle del Miscano, è uno scrigno di bellezze e un crocevia di culture. Per visitarla in maniera approfondita non basta un giorno, e forse nemmeno una settimana, tante e tali sono le eccellenze sul piano naturalistico, culturale, storico e naturalmente gastronomico. Un tour per nella zona moderna, ricca di palazzi e chiese, una visita allo storico trappeto, un doveroso passaggio nell’antico borgo di Corsano, sono tutti percorsi turistici consigliati perché ognuno di questi luoghi racconta un pezzo di storia di un territorio davvero eccezionale.

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