I Normanni di P. Bernardino Santosuosso
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I Normanni
Da Pagine di storia civile di P.Bernardino Santosuosso - Montecalvo Irpino 1913
Le prime notizie, quasi certe, di Montecalvo si hanno intorno al VI° secolo d.C., con la costruzione sulla collina della rocca romana, eretta dai Romani, sugli antichi resti di un tempio antico, nella guerra contro i Sanniti, intorno alla quale in seguito s’insediano le popolazioni provenienti da Aequum-Tuticum e dal Piano di Anzano (tressanti) oramai distrutte, sviluppando il primo nucleo abitativo di Montecalvo. Non è da escludere che Montecalvo abbia vissuto un fiorente periodo con l’avvento dei Romani. Nei primi anni del secolo XI- 1016 - nuove genti, inormanni, vennero a capovolgere l’Italia trans-tyberina. Essi per prima, sotto il nome di Apulia - intesero contemplare tutti quei luoghi dell’italia
Possessori feudatari di Montecalvo
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Possessori feudatari di Montecalvo ai tempi normanni registrati nel R. Archivio di Stato di Napoli.
Da Pagine di storia civile di P.Bernardino Santosuosso - Montecalvo Irpino 1913
Ruggiero, che fu poi re di Puglia e di Sicilia - dopo le guerre con Ruggiero conte di Ariano, lo esiliò in Sicilia, e fondò la Contea di Buonalbergo - in terra beneventana, alla quale fu aggregata Montecaivo come terra feudale - e fu posseduta dal Conte Ruggiero di Buonalbergo.
In quei tempi il titolo insigne di conte era di pochissimi. Prima di re Ruggiero, fondatore della monarchia - senza dubbio la nostra terra era inclusa nella contea di Ariano, fin dalla spartizione delle terre — fatta tra i conquistatori normanni. (1).
Con il declino dell’impero Romano d’occidente, Montecalvo assume una propria identità, e le cronache del tempo registrano già nel 1099 la partenza di una sessantina di propri militi alle crociate per la liberazione di Gerusalemme.
La prima famiglia che ha avuto il possesso del feudo Montecalvese, della quale si ha notizia, è quella dei Portofranco.
Dal catalogo dei baroni normanni, compilato ai tempi di re Guglielmo il Buono - che si conserva nell’Archivio di Stato di Napoli
Prefettura di Ariano 1864
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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SOTTO PREFETTURA D’ARIANO N. 10326 MANIFESTO Lì 19 Ottobre 1864
A termini dell’art. 13 del Regolamento annesso al Reale Decreto 14 Agosto 1864 n.1884 per l’applicazione della legge 15 Luglio 1864 per l’applicazione della legge 15 Luglio 1864 d’imposta sui redditi della ricchezza mobile:si notificano qui appresso i componenti delle Commissioni di Sindacato.
Comune di Ariano
Presidente il sig. Francesco de Miranda
Istituzione della provincia di Ufita-Baronia-Calore-Alta Irpinia
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- Categoria: Storia
Presentato in data 11 novembre 2002; annunciato nella seduta ant. n. 274 del 12 novembre 2002.
Onorevoli Senatori
La proposta di istituzione della provincia della Baronia-Calore-Alta Irpinia, con capoluogo Ariano Irpino, nella regione Campania, risponde ad una esigenza di rivitalizzazione e valorizzazione economica e culturale di un’area che, nel corso degli ultimi anni, pur presentando notevoli potenzialità, ha subito un preoccupante processo di emarginazione politica e depauperamento demografico.
L’area che si propone per la costituzione della nuova provincia, per distacco dalla provincia di Avellino, si estende per 1532,86 Kmq e conta 132.645 abitanti, distribuiti in 43 comuni.
Della costituenda provincia, in definitiva, faranno parte i comuni delle comunità montane dell’Ufita e dell’Alta Irpinia e quelli ad esse interconnessi o adiacenti.
A questi comuni potrebbero aggiungersi, per naturale convenienza geografica e affinità sociale e culturale, i comuni di Ginestra degli Schiavoni, Castelfranco in Miscano e Buonalbergo, attualmente facenti parte della provincia di Benevento, e i comuni di Anzano, Panni, Accadia, Monteleone di Puglia, Celle San Vito, Faeto e Orsara, attualmente facenti parte della provincia di Foggia, per un totale – al 2001 – di 15.163 abitanti. Il numero degli abitanti della costituenda nuova provincia non raggiunge i 200.000 previsti dalla legge, ma sul problema si possono fare tre osservazioni:
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