- Scritto da comunicato stampa Parrocchia S.Pompilio
Nell’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI con la lettera Apostolica “Porta Fidei” dell’11 ottobre 2011, la Parrocchia di San Pompilio Maria Pirrotti di Montecalvo Irpino ha inteso valorizzare, ancora una volta, la figura del suo illustre concittadino San Pompilio sacerdote e religiose delle Scuole Pie, nato a Montecalvo Irpino il 29 settembre 1710. Da poco si sono concluse le solenni celebrazione del Terzo Centenario della Nascita del Santo montecalvese e sulla scia dell’entusiasmo suscitato da quell’evento...., la Comunità Parrocchiale si è impegnata in un’opera, unica nel suo genera, che a molti è sembrata bizzarra: la realizzazione di un film sulla vita, l’apostolato e il messaggio di San Pompilio. Il Santo Padre Benedetto XVI accogliendo in udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano il 9 marzo 2011, circa 730 pellegrini montecalvesi, in occasione del decennale del ritrovamento della statua della Madonna dell’Abbondanza, ebbe a dire: “Rivolgo un cordiale saluto a voi, fedeli di Montecalvo Irpino, qui convenuti nel ricordo di San Pompilio Maria Pirrotti, e vi esorto a rendere ovunque una generosa testimonianza cristiana, seguendo le orme del vostro Patrono e sostenuti dalla materna intercessione di Maria, che voi venerate con il titolo di Madonna dell’Abbondanza”.
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- Scritto da Redazione
Sullo spartiacque appenninico in località Sant’ Eleuterio di Ariano Irpino, sono visitabili i resti dell’antico centro di Aequum Tuticum, nodo viario, da cui si irradiavano numerose strade che collegavano da nord a sud il Sannio con la Campania, e da est ad ovest il versante tirrenico con quello adriatico. In età repubblicana, una via Aemilia collegava Aequum Tuticum con Fioccaglia di Flumeri ed Aeclanum. Nel 109 d.C. il centro viene attraversato dalla via Traiana e successivamente dalla Herculia. Nonostante che il toponimo Aequum Tuticum alluda a un insediamento sannitico, la fase più antica attestata dagli scavi è riferibile all’età imperiale. L’emergenza più rappresentativa è costituita da un edificio termale databile al I sec. d.C., il cui ambiente centrale era decorato con un pavimento a mosaico con tessere bianche e nere, con motivo a pelte. Alla seconda metà del II sec d.C. si riferiscono una serie di ambienti disposti a schiera interpretabili probabilmente come horrea (magazzini) o tabernae (botteghe).
- Scritto da dott.Antonio Stiscia
Il complesso architettonico e urbanistico è da considerare un unicum,paragonabile ai più famosi Sassi di Matera solo per la disposizione a terrazze e alla conformazione,nel mentre son ben diverse le caratteristiche legate ai servizi comuni e alla convivenza delle genti,molto simile ad una società comunarda complessa,regolata da rigide regole di convivenza e di interdipendenza. Trappeto è termine di derivazione greca e si rapporta alla lavorazione e trasformazione delle olive,termine ancor oggi usato correntemente dalla popolazione,insieme a Frantoio. La presenza di numerosi frantoi oleari,del tipo a macina in pietra ,tirata da asini,delineò la toponomastica di una non vasta area,che col tempo ebbe ad aver una incidenza abitativa enorme e la nascita di un vero e proprio formicaio umano. Se si pensa che in poco più 40.000 metri quadri,vivevano e convivevano almeno 2000 persone,con gli animali e le masserizie relative,ci si rende conto dell’indice abitativo elevatissimo. La prima domanda è il perché la popolazione scelse di vivere in un formicaio,anziché espandersi in altre zone o ancor meglio abitare in campagna. La risposta appare naturale in riferimento alla sicurezza e alla necessità di vivere il più vicino possibile a chi poteva difenderla (castello e palazzi )ma anche dalla necessità di trarre da questa prossimità il necessario per vivere,fornendo le braccia e la capacità trasformative(artigianato). -VIDEO -
- Scritto da Redazione
Nella giornata di ieri,giovedì 27 giugno 2013 con le ultime riprese, è calato il sipario sul film di Don Teodoro Rapuano dedicata alla vita di San Pompilio Maria Pirrotti: Amerò Sempre.Tante persone, attori e gente comune, hanno invaso il set-cinematografico allestito in corso Umberto e nella piazza dedicata al Santo. Con perfetto rispetto della tabella di marcia,la troupe del film si è messa al lavoro curando in modo maniacale gli ultimi dettagli scenografici del film. Gli attori e le comparse caricate dalla grande responsabilità dell’ultimo ciak si sono mosse con professionalità e diligenza. Alla fine,visibilmente stanchi e commossi si sono lasciati andare a scene di tripudio e gioia pura e hanno inteso ringraziare in mille modi il loro parroco per aver dato loro un occasione unica per poter vivere una esperienza esaltante. I paesani hanno seguito i lavori con attenzione e commozione e alla fine anche loro si son lasciati coinvolgere dall’atmosfera magica di questa serata davvero importante per la nostra comunità.
- Scritto da Mario Sorrentino
I fiumi ci affascinano non solo perché possiamo immaginare con qualche fondamento che hanno cominciato a scorrere in un particolare luogo, si può dire, da sempre.
Un sempre non infinito ma che può essere esteso nel passato sino a centinaia di migliaia di anni fa, o anche a milioni di anni; un sempre, inoltre, che ce li presenta diversi a ogni istante (Eraclito diceva che non ci possiamo tuffare due volte di seguito nello stesso fiume).
Ma ci incantano i fiumi anche per altre ragioni, soprattutto per una in particolare: il mistero del significato dei loro nomi. I nomi dei fiumi sono fra quelli più antichi di una lingua e quasi sempre risalgono a lingue anteriori parlate nel luogo da altre etnie che si sono succedute nel territorio nel corso di periodi a volte più che millenari.
- Scritto da Redazione
Una bella iniziativa giunge quest’anno alla sua 5° edizione: “La passeggiata a cavallo” in programma Domenica 30 giugno 2013. L’evento, organizzato dall’associazione “ I cavalieri di Montecalvo Irpino” offre una occasione a tutti gli amici del cavallo di poter trascorrere una giornata in assoluta spensieratezza lungo i vecchi percorsi naturali dei tratturi e tratturielli , strade naturali della civiltà contadina che grazie ad esse movimentavano l’attività agricola pastorale della nostra valle del miscano.La prima edizione è datata 1° maggio 2009, allorquando l’allora assessore al turismo di montecalvo,Nicola Serafino, di intesa con il comune ed altre associazioni del territorio decise di creare l’evento con l’obiettivo di far conoscere le risorse culturali-ambientali e la possibilità di una ricaduta sullo sviluppo e promozione della nostra zona. L’iniziativa ebbe dalla FEDERAZIONE ITALIANA TURISMO EQUESTRE E TREC – ANTE, la disponibilità e collaborazione alla realizzazione del progetto. -3 Video -
- Scritto da Redazione
Il folklore (o folclore) viene da lontano e racchiude quei caratteri di tradizione e territorialità che ha trasformato nei secoli, riti e usanze della vita popolare in quelle che oggi possiamo definire importanti risorse culturali ed economiche. Trasferendo di generazione in generazione i segreti, le tradizioni e le usanze oggi il turismo e la vita quotidiana tendono a riscoprire il valore di queste antiche origini che partono dall'arte popolare e dall'artigianato per arrivare alle feste tradizionali e ai costumi folkloristici. Il termine folklore o folclore (sapere del popolo), racchiude le tradizioni antiche, del passato, nate dal popolo, tramandate oralmente e riguardanti riti, costumi, credenze, in relazione ad un determinato luogo o ad una determinata popolazione.Per Folklore si intendono quindi tutte quelle espressioni culturali comunemente denominate tradizioni popolari. Si caratterizza per il suo radicamento soprattutto nelle regioni meridionali con il proliferare di associazioni e movimenti alla ricerca perenne di antiche tradizioni e leggende da riportare alla luce.