La Sekoma di Montecalvo Irpino - undicesima parte
- Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
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Tra le circa cinquanta «macchine idrauliche» (mulini) del citato verbale, si annoverano quelle situate lungo il fiume miscano, menzionate dai Decurioni nella seduta del 18 giugno 1851 quando, in esecuzione di una circolare del quattro Maggio precedente a firma dell’intendente della provincia, sono essi invitati a tassare i Proprietari di fondi o di «macchine idrauliche» ,confinanti con pubblici corsi d’acqua dai quali si Approvvigionano per l’irrigazione dei poderi o Per l’alimentazione energetica dei mulini:
«[…] il decurionato, intesa la detta proposta; letto l’ufficio circolare con le prelodate ministeriali; considera che verun fiume di acqua perenne costeggia i terreni di questo tenimento di Montecalvo, meno che un torrente detto Miscano, il quale viene animato dalle acque piovane, collettizie dei diversi ruscelli che esistono in detti terreni ed in quelli del limitrofo tenimento di Casalbore.
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“Pane di Montecalvo” - Un pane magico in un paese magico
- Scritto da Redazione
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Quando ci si trova di fronte ad una panella di “Pane di Montecalvo” dell’istituendo Consorzio IGP di Montecalvo Irpino e comuni limitrofi, si resta colpiti dal colore tra l’ocra e il nocciola carico e da una fragranza di profumi di lievito, farina, crusca e pane tostato. Sembra di trovarsi di fronte ad un prodotto di altri tempi catapultato, come per magia, ai giorni nostri. Sarà che in fatto di magia Montecalvo Irpino ha sempre primeggiato. Storie leggende e credenze di terra popolata da poteri e da spiriti misteriosi avvolgono le mofete della località “La Malvizza”. La suggestiva presenza, nei vicoli medioevali degli sberleffi delle maschere in pietra poste a proteggere il paese dagli spiriti maligni. Ma la testimonianza maggiore è rappresentata dalla forza descrittiva delle note della sinfonia “Una Notte sul Monte Calvo” di Modest Mussorgsky. La tradizione vuole che il celebre musicista russo sia stato ispirato dai racconti della duchessa Maddalena Pignatelli sulle attività di streghe janare e di sabba che
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Radio Locali
- Scritto da Mario Aucelli
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RADIO LOCALI
RADIO UFITA,
prima radio libera dell’Irpinia. Inizio delle trasmissioni: 26 novembre1997. Primo direttore responsabile Mario Aucelli. Dal luglio 1996 ne è responsabile e proprietario Domenico Santosuosso. Prima emittente in Italia a trasmettere in diretta i Consigli comunali. La Redazione è costituita da: Marisa Pirozzi, Massimiliano e Attilia Santosuosso.
Domenco Santosuosso (Max) |
La famiglia e il patriarcato
- Scritto da Redazione
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Sarà presentato mercoledì 18 agosto 2021 “La famiglia e il patriarcato”, un libro autobiografico di Michele Cristino che offre uno spaccato della società di Montecalvo Irpino, prima, e dell’Italia, dopo, tra gli anni ’50 ed i nostri giorni. Un interessante viaggio nella società di “quilli di fore” (il racconto di un giovane di estrazione rurale che vive in una società rurale post borbonica ancora dominata da una borghesia pseudo nobile). Un racconto di difficoltà materiali ma anche sociali, una storia di emigrazione oltre che di velata e strisciante discriminazione. Alla manifestazione parteciperanno l’autore del libro, Carmelina Pepe e Giuseppe Bellaroba. Modera il dibattito il giornalista Angelo Corvino. L’appuntamento è per le 18.00 presso la sala conferenze del Castello Pignatelli messa a disposizione dal Comune di Montecalvo Irpino.
Prof. Fernando Santosuosso
- Scritto da Redazione
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SANTOSUOSSO Fernando, presidente di sezione della Corte di Cassazione, nato a Benevento nel 1926, da genitori Montecalvesi, eletto dalla Corte di Cassazione il 19 novembre 1992. (Benevento, 7 giugno 1926 – Roma, 10 marzo 2021[1]) è stato un magistrato, scrittore e poeta italiano, che svolse le funzioni di giudice ordinario, della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, della quale fu vice presidente emerito. Della Suprema Corte di Cassazione fu Presidente della Sezione Lavoro e dalla stessa fu eletto il 19 novembre 1992 alla Corte Costituzionale; ne venne nominato vice-presidente il 5 gennaio 2001 e vi rimase fino alla scadenza del mandato nel dicembre 2001. Scrittore cattolico, fu autore di volumi sulla fede, sul diritto di famiglia, sulla procreazione assistita: pubblicò inoltre alcune raccolte poetiche.Da sempre interessato a tematiche scientifiche e culturali fu libero docente e partecipò a numerosi congressi, intervenendo su tematiche giuridiche e di medicina legale relative al danno biologico, link alla vita di relazione, alla riduzione della capacità lavorativa specifica, alla procreazione medicalmente assistita, al diritto matrimoniale, di famiglia e successorio.
È morto a Maracaibo, in Venezuela, Antonio Romolo Cafoncelli.
- Scritto da Redazione
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Il giorno 30 giugno 2020 si è spento nella sua casa di Maracaibo (Venezuela) il nostro compaesano Antonio Romolo Cafoncelli, assistito amorevolmente da sua moglie Maria e da tutti i suoi familiari.
Nato a Montecalvo Irpino nel 1932, Romolo era emigrato, appena diciottenne, in Venezuela. Il Paese sudamericano offriva molte opportunità a chi le voleva cogliere e lui, da gran lavoratore, non si tirò indietro.
Da apprendista falegname iniziò a lavorare insieme ad altri connazionali ma appena si sentì pronto non esitò a mettersi in proprio: lo spirito di iniziativa non gli mancò mai.
Passarono dieci anni di intenso lavoro prima di tornare, con il fratello Libero, a riabbracciare l'amata famiglia. Quella stessa estate conobbe Maria Concetta Tedesco, che sarebbe diventata la compagna della sua vita; in breve si sposarono e tornarono a Maracaibo dando origine ad una famiglia e ad una azienda entrambe prolifiche: dalla loro unione nacquero quattro figli e nel frattempo mutò il campo d'azione dal legno al marmo ["Se sei in grado di lavorare il legno saprai farlo anche con il marmo!" gli disse un amico e collega].
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I teschi che parlarono di Dio
- Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
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