Montecalvo Irpino - Cultura e Tradizione
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Le Janare

Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
Categoria: Cultura
Pubblicato: 13 Dicembre 2011

Le janare sono figure caratteristiche della civiltà contadina. Nella tradizione, esse erano fattucchiere in grado di compiere malefici ed incantesimi, di preparare filtri magici e pozioni in grado di procurare aborti. Tuttavia non si conosceva l'identità delle janare: esse di giorno potevano condurre una esistenza tranquilla senza dare adito a sospetti. Di notte, però, dopo essersi cosparse le ascelle (secondo altri il petto) di un unguento magico, esse avevano la capacità di spiccare il volo lanciandosi nel vuoto a cavallo di una granata, cioè una scopa costruita con saggina essiccata. Nel momento del balzo, pronunciavano la frase: Sott'a l'acqua, sott'a 'r vient, sott'a la noc d' Bnvient -  (sotto l'acqua e nel vento, sotto il noce di Benevento) (qualcuno ha avanzato l'ipotesi che il misterioso unguento fosse una sostanza allucinogena.In tal caso alcune delle storie fantastiche che si raccontano sarebbero nate dalle allucinazioni vissute delle persone che facevano uso di tale unguento). Si racconta anche che le janare preferissero radunarsi nelle sere di tempesta, quando il vento soffia impetuoso e la pioggia cade incessante, mentre le tenebre, squarciate dai lampi delle folgori, lasciavano scorgere le orripilanti sembianze di quelle donne demoniache che a cavallo delle loro scope, volavano in direzione del noce di Benevento.

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Guerrisi Michele

Scritto da Redazione
Categoria: Cultura
Pubblicato: 13 Dicembre 2011

Nacque a Cittanova, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1893 da Pasquale e Filomena Barbaro, di Palmi. Alle sue origini il G. diede sempre valore simbolico, tale da stabilire un legame tra sé e la cultura della Magna Grecia, come egli afferma nell'autobiografia (M. G., Roma 1957) che, nonostante l'approssimazione di molti dati, risulta di grande interesse per poter tracciare l'iter della sua formazione artistica e per seguire l'evoluzione del suo pensiero estetico.  Trasferitosi a Palmi per frequentare il ginnasio, ebbe modo di ricevere una prima educazione pittorica presso lo studio di Domenico Augimeri, artista formatosi con Domenico Morelli e Filippo Palizzi. A sedici anni fu iscritto dal padre al liceo Galileo Galilei di Firenze; e il G. considerò sempre questo soggiorno fiorentino una tappa fondamentale per la sua formazione.Terminato il liceo si recò a Roma "per avere una conoscenza diretta della più antica classicità" (ibid., p. 9). Iscrittosi al corso di laurea in lettere, tentò, ma con esito negativo, l'esame di ammissione all'Accademia di belle arti. Entrò, invece, all'Accademia di Napoli dove ebbe come maestri Achille D'Orsi e Luigi De Luca. All'inizio della prima guerra mondiale risiedette ancora a Roma dove conobbe  A. Rodin.

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Luca Zarrillo incidente

Scritto da Redazione
Categoria: Cronaca
Pubblicato: 20 Novembre 2011

Colto da malore muore in pista un giovane di Montecalvo Irpino amante delle moto.

La tragedia nel pomeriggio di ieri a Bari.

Luca Zarrillo si era recato come sempre nel capoluogo pugliese per fare qualche giro in pista.

Appena finito le prove, si è fermato, giusto il tempo di dire all’amico che lo accompagnava di non sentirsi molto bene e si è accasciato al suolo.

A nulla è servito l’intervento dei soccorritori perchè a quanto pare si è trattato di un infarto fulminante.

La notizia, lanciata ieri sera dai colleghi di Irpino.it, ha gettato nello sconforto la comunità di Montecalvo Irpino.

 

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LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MARIO AUCELLI

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Cultura
Pubblicato: 19 Novembre 2011
Montecalvo Irpino (AV) Sino a un decennio fa, io e Mario Aucelli sapevamo l’uno dell’altro ma, essendo io emigrato e lui rimasto in paese, le nostre strade non si incrociavano mai. Poi, Mario ha avvertito l’urgenza di scrivere i fatti salienti del XX sec. del nostro paese e, con caparbietà, ha intrapreso una ricerca di documenti scritti e fotografici, che dessero respiro, visibilità e sostanza al suo ambizioso progetto. E, quando ha intuito che era necessario rivolgere la propria attenzione anche alla cultura orale per dare senso compiuto al proprio lavoro, mirante a ricostruire almeno in parte la memoria collettiva, 
 e dato che personalmente mi dedico da oltre 25 anni al recupero del nostro “Patrimonio immateriale”, le nostre strade inevitabilmente si sono incrociate. Quindi, la nostra amicizia si è cementata grazie soprattutto alle nostre attività culturali che, pur muovendosi su binari differenti, talvolta convergono. E l’occasione per mostrare una di tali convergenze ce la offre proprio la presentazione del suo libro, “Dal fascismo ai commissari civici: il Ventennio a Montecalvo Irpino” (edito nel 2010 e ora in 2a edizione con DP La Tipografia di Avellino, impaginazione di A. De Cristofaro, 285 pagine, 15 capitoli con tantissime illustrazioni), organizzata da Alfonso De Cristofaro a Montecalvo, sabato 19 novembre 2011, nella sala del Cinema Pappano, per conto di teleMontecalvo.it, in concomitanza della Fiera di Santa Caterina d’Alessandria, importante retaggio sacro, culturale e mercantile dei secoli passati. Esso è il primo volume della collana “La memoria restituita”, curata proprio da De Cristofaro, e arriva sino al 1946.
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Ai domiciliari l’ex geometra comunale

Scritto da Redazione
Categoria: Cronaca
Pubblicato: 21 Ottobre 2011

MONTECALVO IRPINO –

E’ durata poche ore la libertà dell’ex dipendente comunale di Montecalvo Irpino accusato di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.

Il Tribunale del Riesame non lo scarcera, ma dispone l’annullamento di uno dei capi di imputazione a suo carico.

L’interpretazione del fonogramma del Tribunale della Libertà però determina la liberazione dell’uomo.

Nel pomeriggio di ieri l’ex geometra è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari, in quanto rimangono in piedi gli altri capi di imputazione.

L’ex dipendente comunale è ora accusato solo del falso in atto pubblico.

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La tarantella Montecalvese

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Sito 2002
Pubblicato: 04 Ottobre 2011

LA TARANTELLA MONTECALVESE
Una danza arcaica che affonda le sue radici nei riti dionisiaci. 
Dioniso, riti dionisiaci e loro repressione da parte del Cristianesimo
Dioniso era figlio di Zeus e Semele. Costei a sua volta era figlia di Cadmo, re di Tebe.
Morta Semele, folgorata dallo splendore di Zeus, poiché Dioniso non era ancora nato, il padre degli dei estrasse il feto dal ventre materno e se lo infilò in una coscia. Una volta nato, Dioniso fu allevato da Ino e dalle ninfe del monte Nisa. Fattosi adulto, costituì un corteo festante di menadi, dette anche baccanti, satiri e sileni, per diffondere tra gli uomini il suo culto e la coltivazione della vite. Agli uomini avrebbe insegnato in quali proporzioni andava diluito il vino con l’acqua, giacché nell’antichità

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Sbuca dalla pineta, bimbo travolto da un furgone

Scritto da Redazione
Categoria: Cronaca
Pubblicato: 23 Settembre 2011

Sbuca all’improvviso dalla pineta e viene travolto da un furgone.

Tragedia sfiorata a Montecalvo Irpino.

Salvo per miracolo un bambino di quattro anni. Il piccolo stava giocando insieme ad altri coetani nella zona del convento Oasi Maria Immacolata.

A quanto pare era in compagnia di una zia che lo teneva per mano. Si sarebbe staccato dal braccio della donna per dirigersi al centro della strada proprio mentre sopraggiungeva il mezzo alla cui guida c’era un idraulico di 45 anni.

L’uomo ha tentato invano di evitare il bambino che dopo l’impatto è finito rovinosamente sull’asfalto dopo un volo di alcuni metri. Si è temuto il peggio: il bambino non reagiva alle sollecitazioni.

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L'opera di Don Teodoro Rapuano a Montecalvo

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Cultura
Pubblicato: 25 Agosto 2011

S. Pompilio Maria Pirrotti delle Scuole Pie, all’anagrafe Domenico Michele Giovan Battista Pirrotti, di origini nobili, sesto degli undici figli di Girolamo e Orsola Bozzuti, sacerdote e religioso dell’Ordine delle Scuole Pie, nasceva a Montecalvo Irpino (Av) il 29 settembre 1710 e moriva a Campi Salentina (Le) il 15 luglio 1766. Il 30 settembre 1710, nella Collegiata di S. Maria Assunta in Cielo, annessa al Palazzo ducale, era battezzato, col nome di Domenico. Ebbe come compare, rappresentato con delega dal padre nel neonato, l’Illustrissimo e Reverendissimo D. Carlo Pignatelli (L’Aquila 1676 - 1734), Vescovo di Minervino dal 1719 e figlio dell’Eccellentissimo D. Pompeo (1632 - 1705), 2° duca di Montecalvo, e come comare la Signora Anna Caggiano di Buonalbergo (Bn). Ordinato sacerdote dell’Ordine delle Scuole Pie, il 20 marzo 1734, fu docente a Brindisi, Ortona a Mare (Aq), Lanciano (Ch) e soprannominato “Apostolo degli Abruzzi”. Oltre che tra i migliori insegnanti dell’Istituto Scolopico in Italia, era educatore dei giovani per l’umano sapere, teologo, taumaturgo, mistico devoto del Sacro Cuore, dell’Eucaristia e della Madonna. Ma il fervore che metteva nella predicazione, gli creava dei nemici e nel 1747 era cacciato da Lanciano.

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  1. Maria dei Duchi Pignatelli di Montecalvo
  2. DAL FASCISMO AI COMMISSARI CIVICI A MONTECALVO IRPINO
  3. Annunziata Blundo non è più tra noi
  4. Ha visto la luce l’ultimo lavoro di Mario Aucelli: “La memoria restituita”

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