Montecalvo Irpino - Cultura e Tradizione
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Ai domiciliari l’ex geometra comunale

Scritto da Redazione
Categoria: Cronaca
Pubblicato: 21 Ottobre 2011

MONTECALVO IRPINO –

E’ durata poche ore la libertà dell’ex dipendente comunale di Montecalvo Irpino accusato di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.

Il Tribunale del Riesame non lo scarcera, ma dispone l’annullamento di uno dei capi di imputazione a suo carico.

L’interpretazione del fonogramma del Tribunale della Libertà però determina la liberazione dell’uomo.

Nel pomeriggio di ieri l’ex geometra è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari, in quanto rimangono in piedi gli altri capi di imputazione.

L’ex dipendente comunale è ora accusato solo del falso in atto pubblico.

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La tarantella Montecalvese

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Sito 2002
Pubblicato: 04 Ottobre 2011

LA TARANTELLA MONTECALVESE
Una danza arcaica che affonda le sue radici nei riti dionisiaci. 
Dioniso, riti dionisiaci e loro repressione da parte del Cristianesimo
Dioniso era figlio di Zeus e Semele. Costei a sua volta era figlia di Cadmo, re di Tebe.
Morta Semele, folgorata dallo splendore di Zeus, poiché Dioniso non era ancora nato, il padre degli dei estrasse il feto dal ventre materno e se lo infilò in una coscia. Una volta nato, Dioniso fu allevato da Ino e dalle ninfe del monte Nisa. Fattosi adulto, costituì un corteo festante di menadi, dette anche baccanti, satiri e sileni, per diffondere tra gli uomini il suo culto e la coltivazione della vite. Agli uomini avrebbe insegnato in quali proporzioni andava diluito il vino con l’acqua, giacché nell’antichità

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Sbuca dalla pineta, bimbo travolto da un furgone

Scritto da Redazione
Categoria: Cronaca
Pubblicato: 23 Settembre 2011

Sbuca all’improvviso dalla pineta e viene travolto da un furgone.

Tragedia sfiorata a Montecalvo Irpino.

Salvo per miracolo un bambino di quattro anni. Il piccolo stava giocando insieme ad altri coetani nella zona del convento Oasi Maria Immacolata.

A quanto pare era in compagnia di una zia che lo teneva per mano. Si sarebbe staccato dal braccio della donna per dirigersi al centro della strada proprio mentre sopraggiungeva il mezzo alla cui guida c’era un idraulico di 45 anni.

L’uomo ha tentato invano di evitare il bambino che dopo l’impatto è finito rovinosamente sull’asfalto dopo un volo di alcuni metri. Si è temuto il peggio: il bambino non reagiva alle sollecitazioni.

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L'opera di Don Teodoro Rapuano a Montecalvo

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Cultura
Pubblicato: 25 Agosto 2011

S. Pompilio Maria Pirrotti delle Scuole Pie, all’anagrafe Domenico Michele Giovan Battista Pirrotti, di origini nobili, sesto degli undici figli di Girolamo e Orsola Bozzuti, sacerdote e religioso dell’Ordine delle Scuole Pie, nasceva a Montecalvo Irpino (Av) il 29 settembre 1710 e moriva a Campi Salentina (Le) il 15 luglio 1766. Il 30 settembre 1710, nella Collegiata di S. Maria Assunta in Cielo, annessa al Palazzo ducale, era battezzato, col nome di Domenico. Ebbe come compare, rappresentato con delega dal padre nel neonato, l’Illustrissimo e Reverendissimo D. Carlo Pignatelli (L’Aquila 1676 - 1734), Vescovo di Minervino dal 1719 e figlio dell’Eccellentissimo D. Pompeo (1632 - 1705), 2° duca di Montecalvo, e come comare la Signora Anna Caggiano di Buonalbergo (Bn). Ordinato sacerdote dell’Ordine delle Scuole Pie, il 20 marzo 1734, fu docente a Brindisi, Ortona a Mare (Aq), Lanciano (Ch) e soprannominato “Apostolo degli Abruzzi”. Oltre che tra i migliori insegnanti dell’Istituto Scolopico in Italia, era educatore dei giovani per l’umano sapere, teologo, taumaturgo, mistico devoto del Sacro Cuore, dell’Eucaristia e della Madonna. Ma il fervore che metteva nella predicazione, gli creava dei nemici e nel 1747 era cacciato da Lanciano.

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Maria dei Duchi Pignatelli di Montecalvo

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Cultura
Pubblicato: 24 Agosto 2011

Maria dei Duchi Pignatelli di Montecalvo diventò Madre Maria Angelica di Gesù. Fu Priora del Carmelo a Vetralla (Vt) e il libro, Il canto della speranza, di Sr. Maria Sabina dell’Eucarestia, O. Carm., ne racconta la vita e l’opera . Il castello e i Duchi Pignatelli di Montecalvo Irpino. Dei Duchi Pignatelli di Montecalvo Irpino, forse, la giovane generazione del paese non sa granché.Complice la fine della tradizione dei cunti, narrati dagli anziani ai bambini attorno al focolare, la  memoria collettiva si è talmente immiserita da potersi considerare ormai perduta.  Al castello di Montecalvo arrivava verso la metà di luglio del 1132, proveniente dalla Puglia, dove aveva sottomesso i baroni in rivolta, Ruggero II il normanno, re di Sicilia, Calabria e Puglia, deciso ad affrontare, col proprio esercito, i suoi nemici in territorio beneventano: il cognato Rainulfo d’Alife e Roberto II, principe di Capua. Nel 1496 si accampava attorno ad esso il re di Francia Carlo VIII per affrontare, in quella che si sarebbe chiamata “La battaglia di Montecalvo”, Ferdinando II d’Aragona, re di Napoli, nella sottostante Valle del Miscano tra Casalbore e Montecalvo. Ora, sul castello restaurato del paese, che verso il 1450 era stato anche dimora del duca Francesco Sforza prima di trasferirsi a Milano, è stato ricostruito, dopo i danni provocati dal grave terremoto del 1962 e l’abbandono e gli abbattimenti dopo quello del 1980, il Palazzo ducale, che fu la dimora dei Pignatelli fino al 1922. E i Pignatelli versavano in grave situazione finanziaria quando il capofamiglia, il duca Carlo Pignatelli, moriva a Montecalvo nel 1917 a seguito di polmonite.

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DAL FASCISMO AI COMMISSARI CIVICI A MONTECALVO IRPINO

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Cultura
Pubblicato: 10 Luglio 2011

Montecalvo Irp. (AV) - Dal fascismo ai commissari civici: Il “Ventennio” a Montecalvo Irpino.
Un libro di Mario Aucelli. Indro Montanelli ammoniva: “Un Paese che non conosce il proprio ieri è senza futuro”. Mario Aucelli ha voluto caparbiamente recuperare “l’ieri e l’altro ieri” del nostro paese, Montecalvo Irpino. Chissà, forse per prospettare ai propri concittadini, in quest’epoca globalizzata, deprimente e deleteria per le piccole realtà, una qualche traccia, un qualche sentiero, che dal passato prosegua verso l’avvenire.

Così, dopo la quarantennale collaborazione con diverse testate giornalistiche e, soprattutto, come cronista del quotidiano Il Mattino di Napoli, e, per altrettanti anni, docente nelle scuole elementari, una volta in pensione, s’è messo a fare un lavoro sistematico per ricostruire la cronistoria del XX secolo di Montecalvo sino ai nostri giorni.

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Annunziata Blundo non è più tra noi

Scritto da Angelo Siciliano
Categoria: Cronaca
Pubblicato: 17 Giugno 2011

“Nunzia’!”, così la chiamava il marito, Felice Cristino, ad Annunziata Blundo. Ma per noi era “zi’ Nunziata ”, una bella donna contadina, alta, un portamento da matrona, una grande mamma per i tre figli, che ancora ricorrevano a lei, e nonna amorevole con tutti i nipoti. Il marito se ne andò a 89 anni all’inizio di febbraio 2010. Lei, nata il 9 febbraio 1930, di anni ne aveva fatti 81 e li portava bene.
La loro vita era scandita dall’alternarsi delle stagioni, dalle siccità e dalle piogge talvolta dannose, dagli usi e costumi, di cui erano depositari e che sapevano trasmettere con naturalezza e cordialità a coloro che li frequentavano. La loro casa era aperta a tutti. E poi si andava via con animo leggero, dopo aver scherzato e sorriso insieme, sulle piccole meschinità della vita.
Dopo la morte del marito aveva resistito da sola per alcuni mesi nella casa in campagna, dov’era vissuta da sempre colmarito con tante comodità (li cummilità): il pozzo, il forno  l’orto, il pollaio, l’ovile con pecore e agnelli, i conigli, i cani, i gatti, il vigneto, l’uliveto, tante piante da frutto in giro, la campagna coltivata a cereali e a foraggere per farne fieno.

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Ha visto la luce l’ultimo lavoro di Mario Aucelli: “La memoria restituita”

Scritto da Antonio Cardillo
Categoria: Storia
Pubblicato: 12 Giugno 2011

Montecalvo Irpino AV – Il giornalista Mario Aucelli, da pensionato  (dopo oltre cinquant’anni di professione presso importanti testate), ha raccolto in sei volumi (che potrebbero diventare sette)  il materiale dell’ emeroteca personale (e in parte anche di quelle pubbliche). Su suggerimento dell’Accademico dei Lincei, Professore Emerito Domenico Demarco, lo ha organizzato facendo rivivere la memoria di fatti paesani che ormai più nessuno conosce.

La ricerca che ha per titolo “LA MEMORIA RESTITUITA” che, così com’è articolata, potrebbe paragonarsi alla  “Enciclopedia di Istanbul” dello scrittore turco Resat Ekrem Koku che, tra la fine del 1800 e buona parte del 1900,

(Immagine tratta dal volume: Visita di Umberto di Savoia) usava annotare ogni giorno  ciò che accadeva nella sua città e che, poi, pubblicava a dispense.

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