Montecalvo. L'AIR taglia ancora le corse. Proteste dei cittadini
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Montecalvo Irpino (AV) - Da ieri ,2 aprile 2013,il nord est dell'Irpinia praticamente tagliato fuori dai trasporti pubblici. La Società dei Trasporti Irpina ha deciso, a quanto si apprende per problematiche legate al bilancio, il taglio di ulteriori corse. Montecalvo, 4.000 abitanti, non è più collegato con gli altri centri nelle ore pomeridiane.L'ultima corsa che da Ariano parte alla volta di Montecalvo è alle 14 e 30 poi più nulla. Ci sono delle corse di ritorno verso Ariano alle 15 ed intorno alle 17. Una situazione che rasenta l'inverosimile, se si pensa che la stessa società pochi mesi fa aveva già tagliato i collegamenti. All'origine della decisione, secondo fonti vicine all'AIR, ci sarebbe un taglio di finanziamenti da parte della Provincia di circa un milione di euro all'anno che avrebbe "costretto" la società a tagliare altri 400.000 chilometri di corse.
Montecalvo. Arrivano il fondi per il risanamento. Quasi fuori dal dissesto finanziario
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- Categoria: Cronaca
Il Comune, in quanto ente in dissesto finanziario, è rientrato nell'anno 2012 tra quelli che hanno accesso al "Fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali". Lo sia apprende dalla Gazzetta Ufficiale del 18 marzo 2013. Si tratta di un finanziamento da parte del Ministero dell'Interno basato sul numero degli abitanti di 791.000,00 euro per l'anno 2012 finalizzato al risanamento del bilancio. Questo per aver seguito le politiche di risanamento del bilancio legate anche alla riduzione del personale dipendente. Il denaro, entro 15 giorni dalla data del decreto, sarà a disposizione del Commissario Liquidatore che già stava provvedendo a saldare i debiti dell'Ente con i soldi derivanti dal risparmio di spesa. Un altro contributo, presumibilmente di pari entità, è previsto per l'esercizio 2013. Nella massa passiva, grazie ad un chiarimento dello stesso Ministero, recentemente sono state inserite anche le somme del cosiddetto lodo Icomes, legato ad una sentenza che aveva condannato il Comune di Montecalvo Irpino a versare circa 800.000,00 euro alla ditta appaltatrice del Comparto Nicola Pappano per dei lavori imprevisti e che, di fatto, aveva determinato l'insolvibilità dell'ente.
Dissesto a Montecalvo, quattordici ex amministratori rinviati a giudizio
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Quattordici ex consiglieri e assessori dell’amministrazione guidata da Giancarlo Di Rubbo sono stati rinviati a giudizio dal Gup del Tribunale di Ariano Irpino Antonella Lariccia per falso in atto pubblico, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm della Procura della Repubblica di Ariano Irpino, Marina Campidoglio, che nel giugno del 2010 aveva firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei loro confronti.Oltre agli ex amministratori di maggioranza, sono coinvolti anche Walter Palermo, in qualità di revisore dei conti, insieme al funzionario comunale responsabile dei servizi finanziari. I fatti contestati dalla Procura della Repubblica di Ariano Irpino si incentrano sui bilanci del Comune riferiti agli anni 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009. In particolare il Sostituto Procuratore Marina Campidoglio contesta l'approvazione dei bilanci stessi.
Centro servizi nel castello di Montecalvo
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- Categoria: Cronaca
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Carlo Pizzillo ha appostato la somma di diecimila euro per rendere funzionale il centro culturale di promozione turistica del territorio organizzato presso il castello ducale Pignatelli. La decisione di rilanciare quella struttura storica rendendola fruibile al pubblico per la promozione turistica è stata assunta nel mese di novembre 2012,ma era necessario arricchirla con arredi, strumentazioni e sale multimediali, la cui fornitura è stata assegnata ad un’azienda di Montecalvo Irpino. La struttura attiva nel castello dovrebbe essere in rete con analoghi servizi offerti dalle altre amministrazioni locali, che pure si sono organizzate in tal senso.
Note Legali
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- Categoria: Notizie
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Serio incidente con sospette fratture a Vincenzo Montano
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- Categoria: Eventi
Ieri sera, 17 febbraio, erano passate da poco le ore 20, quando l'autovettura AUDI SW guidata da Giancarlo Palladino ha urtato l'ottantenne Vincenzo Montano che stava attraversando la strada tra palazzo Peluso e il piccolo piazzale antistante il nuovo comparto N. Pappano.
Nonostante Palladino procedesse a bassa velocità, l'urto è stato abbastanza violento. Montano è caduto a terra di peso e solo fortunatamente non ha battuto la testa, pare che abbia attutito il colpo con le mani.
Nei paraggi si trovavano sia il sindaco dott. Pizzillo che il dott. Lo Casale che, dopo aver prestato le prime cure, hanno aiutato i soccorritori, tra cui lo stesso Palladino (infermiere), i parenti e i Carabinieri, prontamente intervenuti, a distendere e immobilizzare il malcapitato (c'era il sospetto che avesse riportato delle fratture), in attesa che arrivasse l''autoambulanza da Ariano.
I volontari dell'Associazione Vita di Montecalvo erano già impegnati a prestare soccorso alla signora Cusano, zia del dott. Felice, che aveva avuto un serio malore e hanno dovuto provvedere al trasporto in ospedale in concomitanza con l'incidente occorso a Vincenzo "il carabiniere".
Il sindaco Pizzillo è ritornato a lavoro
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- Categoria: Cronaca
IL RITORNO –
Si sente un miracolato il dottore Carlo Pizzillo, sindaco di Montecalvo irpino, e si sente rinato. Ha da poco superato i postumi di un rovinoso incidente stradale, e ha ritrovato un rinnovato e straordinario slancio vitale e professionale. Si temeva il peggio per il noto e stimato professionista invece, grazie al cielo, il medico-amministratore oggi è ritornato a prestare regolare servizio in ambulatorio. E presto ritornerà anche in municipio.
Soddisfatti i pazienti e i concittadini che hanno pregato e sperato per la salvezza di Pizzillo ricoverato per alcune settimane nel reparto di neurorianimazione dell’ospedale Rummo di Benevento. Archiviato lo spavento per quella disgraziata esperienza adesso Pizzillo pensa solo a fare il bene della comunità che amministra con rigore e dei pazienti che segue con dedizione.
Una storia vera accaduta il 23 gennaio 1863, nella campagna Montecalvese
- Scritto da Alfonso Caccese
- Categoria: Storia
Una storia vera accaduta il 23 gennaio 1863,nella campagna Montecalvese
Montecalvo Irpino e il Brigantaggio
Giuseppe Schiavone era un contadino di S. Agata di Puglia, che si era dato "alla campagna per non rientrare al servizio militare come recluta della leva del 1860", e, durante il 1862, come risulta da un attestato del suo Comune, si era reso responsabile di: a) riunione in banda di malfattori, grassazione e sequestro di persona in danno dei fratelli Granato di S. Agata; b) furto di un cavallo in danno di Di Rienzo di S. Agata. Nel 1863 si era reso colpevole di: a) attacco e resistenza alla forza pubblica; b) uccisione di quattro buoi e due muli, incendio della masseria di Lorenzo Mazzo di S. Agata. Inoltre, prese parte ad un massacro fatto nel comune vicino di Orsara, uccise il tenente Lauri della Guardia Nazionale, un capitano e il tenente Paduli; partecipò ai conflitti con il 20° Fanteria ed il 22° Fanteria ………………………… un fascicolo dell'Archivio di Stato di Avellino (fascicolo 397 del Tribunale di Ariano) comincia con una relazione di Antonio Zucchetti per i fatti di Giuseppe Schiavone e della sua donna Filomena Pennacchio, commessi nel 1863: "Nel mattino del 23 gennaio 1863 la banda brigantesca capitanata dal masnadiero Giuseppe Schiavone, forte di 30 malfattori a cavallo ed armati, si diresse alla masseria dei fratelli Cristino a Montecalvo. Nelle ore pomeridiane lo Schiavone, con Filomena Pennacchio ed altri due briganti, trasse alla masseria D'Agostino e richiese a lui un cavallo e del denaro, minacciandolo di sequestro. I malfattori intanto, per esser sicuri, sequestrarono il figlio del D'Agostino e lo condussero nell'altra masseria dove stava il resto della banda...
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