- Scritto da Angelo Siciliano
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DIATRIBA CON ALFONSO DE CRISTOFARO 2012-2019
A riguardo del mio progetto della Porta della Terra a Montecalvo Irpino Link del post nel gruppo "Il Dialetto Montecalvese: una ricchezza da tramandare":
Da qualche anno a questa parte, sistematicamente, viene pubblicato questo post che, però, presenta delle inesattezze. Credo sia opportuno chiarire la questione una volta per tutte per evitare che le non verità ripetute più volte finiscano per diventare certezze. Non si vince nessun premio se viene fatta chiarezza, ma è giusto precisare come sono andate veramente le cose. Dal 1992, per diversi anni, ho messo mano alla tasca e ho fatto l'impossibile perché istituzioni e cittadinanza prendessero coscienza dell'urgenza di un intervento pubblico per salvare il Trappeto. Mi sono reso conto ben presto che lottavo contro i mulini a vento e qualche anno dopo, come presidente della Pro Loco, ho pensato che fosse utile valorizzare almeno il Centro Storico di Montecalvo. Nel 2012 nacque così l'idea di dare vita ad un progetto di promozione del Borgo antico, attraverso una serie di iniziative, tra cui visite guidate e una tre giorni di manifestazioni turistiche denominate "Tra le antiche mura" (compreso "Per le vie del Borgo" che continua ancora ad essere organizzata).
- Scritto da Mario Aucelli
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Il Podestà ERCOLE CACCESE
Ci è sembrato doveroso ricordare, in questa ricerca, di Ercole CACCESE, il podestà che, ininterrottamente, dal 1926 fino alla morte, ha amministrato il Comune di Montecalvo Irpino. Per gentile concessione del figlio, dottor Federico Caccese, siamo venuti in possesso delle notizie che di seguito trascriviamo e che, degnamente, ritraggono la figura di questo illustre ed integerrimo nostro concittadino. Ercole Caccese nacque a Montecalvo il 5 agosto 1889. Morì, nel palazzo di proprietà di Corso Vittorio Emanuele, per cause di servizio militare, ancora giovane, a soli 53 anni, il 18 ottobre 1942. Ha avuto, in vita, una brillante carriera militare e pubblica: Il 26 settembre 1912 fu nominato sottotenente. Il successivo 16 novembre fu inviato in Tripolitania e Cirenaica. Il 2 giugno 1915 fu trasferito in zona di guerra. Il seguente 29 luglio fu promosso tenente . Il 12 ottobre 1915 fu dichiarato disperso, per fatto d’arme, sul Monte San Michele (sul Carso, altitudine 275 slm, dove si svolsero le “battaglie dell’Isonzo”, con la presa finale di Gorizia).
- Scritto da Redazione
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Il sisma del 21 agosto 1962 può essere considerato un episodio apparentemente minore della storia dell'Italia repubblicana. Oscurato negli anni da ben più gravi calamità in termini di perdita di vite umane, questo terremoto è rimasto vivo solo nella memoria di coloro che lo hanno vissuto in prima persona e di chi abita ancora oggi nei luoghi più colpiti. Eppure per i contemporanei si trattò di un evento a dir poco traumatico, che suscitò una grande ondata di solidarietà nei confronti delle popolazioni flagellate dalla calamità. C'è un filo sottile che collega, non solo dal punto di vista geologico, i terremoti del 1930, quello del 1962 e quello del 1980 ed è doveroso riprenderlo se si vuole ricostruire la complessità in cui operano i vari elementi di sviluppo e di arretratezza in Campania ed in parte del Sud Italia.
- Scritto da Redazione
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Un altro pezzo di storia del nostro paese è confinato nello oblio più totale e la sua importanza architettura storica - culturale rischia di andare persa per sempre. Esposto all’incuria del tempo e alla poca cura dei proprietari nel salvaguardare quello che resta di questo antico palazzo nobiliare crea una ferita aperta e sanguinante nella custodia del patrimonio storico Montecalvese. Il Palazzo Peluso rappresenta una tipica espressione architettonica dei palazzi nobiliari dell'entroterra campano, come si evince dalla distribuzione degli ambienti, dalla facciata e dal cortile.Ubicato sul Corso Vittorio Emanuele, si compone di due livelli fuori terra e di un piano cantinato. Costruito nel corso del XVII secolo, le sue sale furono impreziosite da pregevoli affreschi realizzati a più riprese in diverse epoche e ancora del tutto visibili fino a qualche tempo fa.
- Scritto da Alfonso Caccese
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Osservando attentamente l’attività della attuale amministrazione comunale che sembra abbia a cuore il recupero del patrimonio artistico-culturale, sommessamente ci va di segnalare un piccolo dettaglio in ordine alla programmazione degli interventi posti in essere. Dato atto che il lavoro dei volontari che tanto stanno facendo per riportare la zona del trappeto ad un antico decoro e l’intervento di ripristino di Corso Umberto, abbiamo notato, tramite i social network, che grazie alla passione di alcuni amanti della fotografia che hanno come soggetto delle proprie pubblicazioni il panorama di montecalvo antico e moderno, raffrontando le stesse, balza subito agli occhi, la “testa monca” del paese di oggi.