- Scritto da Redazione
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Nacque a Montecalvo Irpino in provincia di Avellino il giorno 19 gennaio dell’ anno 1819. Da Ambrogio e Maria Raffaella Rex.
Invogliato dal vecchio zio P. Crescenzo Caccese, entrò nella Congregazione del SS. Redentore, e professò il 18 di febbraio del 1838.
Dopo 5 anni di Studentato ricevette l’Ordine Sacerdotale il 1° settembre 1843.
Morì in patria il 27 settembre dell’anno 1901, munito di SS. Sacramenti.
Era un buon compagno e predicava discretamente. Io l’ho conosciuto a S. Angelo a Cupolo nelle vacanze del 1895.
Era podagroso e di bell’ aspetto.
Giusto la profezia del Ven. P. Ribera riuscì ottimo Missionario.
Dagli Atti personali
- 1837/6/20: certificato di nascita (1819/1/19 ) e di battesimo.
- 1837/1/28: attestato di buona condotta.
- 1837/2/1: attestato di buona salute.
- 1840/9/14: supplica al Re per l’ attribuzione di un beneficio in suo patrimonio.
- 1840/12/14: pratica per la costituzione del patrimonio.
- 1840/12/15: resoconto al Rettore Maggiore per detta pratica.
- Scritto da Paolo Speranza
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“Una triste alba si è levata stamani sulle alture dell’Irpinia”, scrive il 22 agosto da Ariano Irpino l’inviato del quotidiano socialista “Avanti!”Giancarlo Lannutti, autore di uno dei reportage più dettagliati e incisivi sul terremoto che il 21 agosto di sessant’anni fa colpì una vasta zona delle province di Avellino e di Benevento, con particolare violenza nella città del Tricolle, a Montecalvo Irpino, Apice, Melito Irpino. L’onda sismica si protrasse per alcuni giorni: “La terra non si è ancora quietata – scrive la settimana successiva l’inviato del “Corriere della sera” Paolo Bugialli – Ieri i sensibilissimi pennini degli osservatori hanno registrato quattro scosse con lo stesso epicentro del giorno dello sconquasso. Due scosse intorno all’alba, leggerissime. Una ancora leggera poco dopo le tredici. Un’altra dopo le quindici: meno leggera questa tanto è vero che a Napoli no, ma nella provincia molti l’hanno avvertita.
- Scritto da Redazione
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Ricorre quest’anno il quarantesimo anniversario della morte di don Carlo Lombardi, parroco della Parrocchia di Santa Maria della Verità al rione Triggio in Benevento.
Fu barbaramente ucciso all’interno della casa canonica, pagò la sua missione pastorale e civile al servizio dei più fragili di quella comunità dove il malessere e il
disagio sfidavano la quotidianità delle famiglie. I giovani ne pagavano il prezzo più alto. Don Carlo guardò in quella direzione proponendo azioni e parole nuove e di riscatto.
La sua figura e la sua azione evangelica restano nella memoria della città che lo iscrive tra i suoi figli più cari, testimone della carità e della civiltà.
Venerdì 4 marzo presso la chiesa di Santa Maria della Verità, alle ore 18.30, l’arcivescovo monsignor Felice Accrocca celebrerà una santa messa di suffragio.
Subito dopo, alle 19.15, il sindaco Clemente Mastella insieme a tanti cittadini e rappresentanti di associazioni e movimenti, parteciperanno alla cerimonia di intitolazione della piazzetta antistante la chiesa al compianto sacerdote.
- Scritto da Nico De Vincentiis dal Mattino- Venerdì 4 Marzo 2022
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Al rione Triggio di Benevento, nei primi anni '80 ancora simbolo dell’emarginazione popolare, il sacerdote don Carlo Lombardi si affannava nel compito evangelico della ricostruzione materiale e spirituale dei suoi fedeli.
Don Carlo guardò in quella direzione proponendo azioni e parole nuove e di riscatto.
Nella notte del 4 marzo 1982 fu sorpreso da tre individui che si erano introdotti nella canonica forse per compiere un furto, o più probabilmente – come riportò la stampa dell’epoca -, per intimidire quel prete che era entrato da missionario nelle loro vite alle quali indicare traiettorie diverse da quelle intraprese. Fu immobilizzato, legato e imbavagliato: i piedi avvolti da un filo di ferro, le mani e la testa strette da pezzi di stoffa e paramenti sacri che lo soffocarono. L’uomo della «primavera del Triggio» (lo avevano soprannominato San Giovanni Bosco) fu sepolto nel suo paese natale, Morcone, e oggi riposa nella chiesa cittadina del Triggio.È considerato tra i testimoni di carità e di civiltà della città di Benevento.
Leggi tutto: Don Carlo Lombardi, una piazza per il parroco eroe a Benevento
- Scritto da Avellino Today
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"Speriamo di completare i lavori in un anno"
Avellino Today ha intervistato l'architetto Modestino Picariello: ecco tutte le operazioni di restauro che caratterizzeranno la struttura. La Diocesi di Avellino, presieduta dal vescovo Mons. Arturo Aiello, ha acquisito la Chiesa dei Liguorini, uno dei patrimoni della città lasciato al degrado e all'incuria del tempo e degli uomini ormai da troppi anni. Costruiti nella seconda metà del Settecento sulla collina liguorini in onore di Sant'Alfonso Maria de Liguori, il complesso della chiesa e del convento dei Redentoristi furono gravemente danneggiati dal terremoto del 1980. Dopo la ristrutturazione, la struttura non è stata più riaperta perdendo la sua centralità per la comunità religiosa di San Tommaso e Collina Liguorini. Avellino Today ha intervistato l'architetto Modestino Picariello. (art.19 ottobre 2020 ).
Leggi tutto: La Diocesi di Avellino acquisisce la Chiesa dei Liguorini