Montecalvo Irpino - Cultura e Tradizione
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La proposta di istituzione provincia della Baronia-Calore-Alta Irpinia

Scritto da Redazione
Categoria: Politica
Pubblicato: 11 Novembre 2002

Presentato in data 11 novembre 2002; annunciato nella seduta ant. n. 274 del 12 novembre 2002.

Onorevoli Senatori
La proposta di istituzione della provincia della Baronia-Calore-Alta Irpinia, con capoluogo Ariano Irpino, nella regione Campania, risponde ad una esigenza di rivitalizzazione e valorizzazione economica e culturale di un’area che, nel corso degli ultimi anni, pur presentando notevoli potenzialità, ha subito un preoccupante processo di emarginazione politica e depauperamento demografico. L’area che si propone per la costituzione della nuova provincia, per distacco dalla provincia di Avellino, si estende per 1532,86 Kmq e conta 132.645 abitanti, distribuiti in 43 comuni. Della costituenda provincia, in definitiva, faranno parte i comuni delle comunità montane dell’Ufita e dell’Alta Irpinia e quelli ad esse interconnessi o adiacenti.A questi comuni potrebbero aggiungersi, per naturale convenienza geografica e affinità sociale e culturale, i comuni di Ginestra degli Schiavoni, Castelfranco in Miscano e Buonalbergo, attualmente facenti parte della provincia di Benevento, e i comuni di Anzano, Panni, Accadia, Monteleone di Puglia, Celle San Vito, Faeto e Orsara, attualmente facenti parte della provincia di Foggia, per un totale – al 2001 – di 15.163 abitanti. Il numero degli abitanti della costituenda nuova provincia non raggiunge i 200.000 previsti dalla legge, ma sul problema si possono fare tre

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Gastronomia Montecalvese: I cicatielli

Scritto da Redazione
Categoria: Sito 2002
Pubblicato: 08 Ottobre 2002

Gastronomia Montecalvese: I cicatielli


Cicatielli (ricetta base)

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Convento S. Antonio da Padova

Scritto da Redazione
Categoria: Sito 2002
Pubblicato: 17 Settembre 2002

La famiglia francescana di Montecalvo Irpino vive all'ombra del convento di S. Antonio all'entrata del paese. Il convento, da sempre residenza dei frati minori , fu costruito intorno  al 1600,distrutto molte volte dal terremoto,oggi si presenta come una struttura moderna e funzionale. Annessa al convento e alla chiesa di S.Antonio da Padova, c'è l'Oasi Maria Immacolata. Il convento rappresenta il punto di aggregazione degli  amici di S. Antonio per rinfrancarsi spiritualmente e portare a tutti il messaggio cristiano di Pace e Bene. Nel 1222 San Francesco d’Assisi, percorrendo le antiche vie romane, andava pellegrino al Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. Montecalvo, centro strategico sulla via IGNATIA (al di sopra di Casalbore), lo vide passare non lontano e conservò il ricordo della sua predicazione e del suo insegnamento. Il seme gettato dal poverello di Assisi germogliò subito a Montecalvo grazie alla devozione a uno dei suoi figli più grandi: S. Antonio.

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Annibale Bozzuti

Scritto da Redazione
Categoria: Sito 2002
Pubblicato: 21 Agosto 2002

Annibale Bozzuti

(Montecalvo Irpino, 2 febbraio 1521 – Chiace, 6 ottobre 1565) è stato un cardinale italiano.

Fu un prelato italiano del XVI secolo: nel 1565 papa Pio IV lo creò Cardinale di Santa Romana Chiesa.

Biografia
Nato a Montecalvo Irpino da una nobile famiglia del patriziato napoletano, studiò diritto a Napoli e si addottorò in utroque iure. Ricevuti gli ordini minori, fu ambasciatore presso l'imperatore Carlo V: intraprese la carriera ecclesiastica e si stabilì a Roma, dove fu Protonotario apostolico e prelato domestico sotto il pontificato di Paolo III: fu prolegato apostolico a Bologna, referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica e governatore di Borgo.

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Montecalvo e il Volontariato

Scritto da Redazione
Categoria: Storia
Pubblicato: 20 Agosto 2002

Montecalvo e il Volontariato  

Nel marzo 1985 nasce dall’iniziativa di alcuni amici, che si fanno promotori dell’idea, l’APAMI (Associazione Pubblica Assistenza di Protezione Civile Montecalvo Irpino). E, questa dell’APAMI, un’idea che viene subito bene accolta dalla popolazione di Montecalvo, fino a diventare iniziativa popolare. Ne è di riprova il numero dei soci effettivi e contribuenti che si è più che raddoppiato dalla data di costituzione ad oggi, anche a fronte di una quota di iscrizione annuale superiore a quella delle altre associazioni di Montecalvo, segno evidente, insieme alla varietà di età dei soci, che vanno dai 18 ai 70 anni, che esisteva un problema e che I’APAMI era la risposta giusta. Questa associazione ha come compito statutario la solidarietà verso tutti i componenti la comunità di Montecalvo lrpino, ed ha deciso di praticare questa solidarietà nel settore dell’assistenza in caso di infortuni o in caso di calamità naturali attraverso i mezzi a sua disposizione. E un’associazione giovane, però, grazie alla donazione di un’ambulanza dai colleghi della Pubblica assistenza di Camogli attraverso la Federazione delle Pubbliche Assistenze e la donazione di materiale per gruppaggio dell’AVIS di Benevento, ma soprattutto grazie alla generosità degli abitanti di Montecalvo, è anche la più ricca in termini materiali, e in particolare è l’associazione con il più ampio spettro di attività sociali da svolgere e di potenzialità da esprimere, non an cora, purtroppo, sfruttate.Pur a pochi anni dalla sua nascita, può però vantare già dei risultati conseguiti nel campo della prevenzione verso i rischi dovuti a calamità naturali attraverso la realizzazione per conto dei Comune di Montecalvo Irpino del Progetto Mercurio per il censimento nazionale in aiuto ai cittadini di Montecalvo.Ogni associazione è un fiore all’occhiello della comunità dove sorge, perché è testimonianza dell’attivismo dei cittadini che la compongono, e I’APAMI in specifico per i suoi fini statutari e per la, purtroppo, carenza di simili associazioni nei comuni limitrofi, Io è per Montecalvo in modo particolare, perché proietta attraverso un discorso di solidarietà questa comunità a livello provinciale.

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La cappella Carafa torna a splendere

Scritto da Angelo Corvino
Categoria: Cronaca
Pubblicato: 16 Luglio 2002

L’arco d’ingresso della rinascimentale Cappella Carafa della chiesa di Santa Maria Assunta è ritornato all’antico splendore grazie ad un intervento di restauro curato dalla soprintendenza ai B.P.S.A.D. di Avellino e Salerno. Il risultato del lavoro è stato presentato sabato scorso durante una manifestazione religiosa alla quale era presente l’arch. Francesco Prosperetti, soprintendente per Avellino e Salerno, che ha sottolineato, nel suo breve intervento, l’importanza del lavoro di restauro anche alla luce dell’opera d’arte che la cappella ospita. Infatti il soprintendente ha evidenziato la pregevolezza della statua della Madonna dell’Abbondanza che trova degna ubicazione nella splendida cappella rinascimentale ed ha parlato dell’efficienza che in questa occasione ha caratterizzato l’intervento dei beni culturali. “Non credo capiti spesso di assistere ad un evento che si è dipanato in breve tempo e che coinvolge le istituzioni – dice Prosperetti – Questo ritrovamento ha avuto da subito il segno di qualcosa di particolare”. Al dott. Giuseppe Muollo, direttore dei lavori di restauro, è toccato il compito di descrivere l’intervento negli aspetti tecnici.

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S. Pompilio Maria Pirrotti delle Scuole Pie

Scritto da Redazione
Categoria: Sito 2002
Pubblicato: 15 Luglio 2002

 Vi sono dei santi intorno ai quali è nata assai presto una abbondante storiografia, quindi ben studiati e conosciuti ,fin nelle più riposte profondità della loro anima, ma che, ci si passi l’espressione, non hanno incontrato i favori della pietà popolare. Ve ne sono altri invece dei quali poco o nulla si conosce,ma la pietà dei fedeli se ne è impadronita, sono diventati popolari e intorno ad essi sono fonte spesso le più belle e ingenue leggende, ma sempre leggende.

S. Pompilio Maria Pirrotti delle Scuole Pie (Scolopio),grazie alla devozione verso di Lui nutrita già dall’ultimo anno della sua vita a Campi Salentina (Lecce) e in tutto il Salento, fino ad oggi è appartenuto  al secondo gruppo .Non perché non se ne possedessero notizie e documenti di indiscusso valore ed interesse, come sono le oltre  mille lettere, molte delle quali biografiche, ma perché sparse qua e  là negli archivi dell’Ordine, non avevano  stranamente richiamata l’attenzione dei Confratelli, erano ignorate.

Le tre o quattro biografie di una qualche estensione finora scritte, tutte più n meno condotte formalmente sullo schema dei tardi processi di beatificazione, secondo lo stile di una

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Gens Sannita

Scritto da Mario Sorrentino
Categoria: Sito 2002
Pubblicato: 20 Giugno 2002

 CONTINUATORI DEL COGNOME DI UNA GENS SANNITA A CASALBORE

Sergio Ignelzi di Casalbore vorrebbe sapere che cosa significa il suo cognome. Si è rivolto ad una rubrica de Il Corriere della Sera, però la sua richiesta è rimasta insoddisfatta. Avendo scoperto per caso la sua richiesta sul Web, ma non disponendo del suo indirizzo e-mail, gli rispondo tramite il nostro sito montecalvese. La mia ipotesi sull’origine del suo cognome è la seguente: IGNELZI deriverebbe da EGNATII (nom. pl.) , che era il cognomen di una gens sannita molto famosa. Gallio Egnazio fu l’eroico comandante della Terza guerra sannitica che cadde a Sentino (presso Fabriano), nel 295 a.C., dove i Sanniti, alleati con i Galli e gli Etruschi, furono sconfitti dai Romani, in una battaglia che segnerà il   declino delle sorti dei Sanniti e che costò ai vincitori la morte del console romano Decio Mure, immolatosi perché la vittoria arridesse ai suoi.

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  1. Museo dei mestieri civiltà contadina
  2. Giuseppe Cristino
  3. Prof.Fernando Santosuosso 
  4. PASTICCI E PASTICCINI

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