La Sekoma di Montecalvo Irpino - Seconda Parte
- Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
- Categoria: Attualità
«La sekoma di montecalvo irpino prima banca del civico monte frumentario»
Seconda parte
Tale concessione (vedi prima parte) riverberò effetti di grande portata sia nel tessuto economico, sia sul piano socio-culturale. Le condizioni politiche dell’italia meridionale, ove la lotta contro la casa imperiale non aveva prodotto, a differenza di quanto era accaduto al nord italia, la formazione dei liberi comuni, non consentirono la creazione di corporazioni, tra cui quella dei fornai, che avrebbero potuto sviluppare regole e canoni propri. Ciò nonostante, grazie alla possibilità di panificare liberamente, «senza nisciuna contraddittione», la comunità montecalvese imparò a guadagnare e a difendere propri diritti. Dall’altro canto, si crearono le condizioni ideali per sviluppare tecniche di molitura e panificazione che, man mano, nel corso dei secoli, saranno alla costante attenzione del locale governo civico. Naturalmente la concessione reale non avrebbe avuto senso, o quantomeno sarebbe rimasta monca, se non avessero avuto, i montecalvesi, la libertà di provvedere alla conservazione autonoma delle derrate.
La Sekoma di Montecalvo Irpino Prima Banca Del civico monte frumentario
- Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
- Categoria: Attualità
«La Sekoma Di Montecalvo Irpino Prima Banca Del Civico Monte Frumentario»
Prima parte
LA STORIA DELLA SEKOMA, già adiacente al fontanino della scalinata di Piazza San Pompilio in Montecalvo Irpino, e che dopo aver migrato davanti al municipio montecalvese fa oggi mostra di sé nella rientranza di Corso Umberto da qualche anno intitolata a «Giovanbattista Tedesco», VA RICONDOTTA ALLE VICENDE LEGATE ALLA NASCITA DEI PRIMI MONTI FRUMENTARI, PIE ISTITUZIONI SORTE ALLA FINE DEL XV SECOLO ALLO SCOPO DI PRESTARE IL GRANO PER LA SEMINA AI CONTADINI BISOGNOSI COSTRETTI, IN ASSENZA DEL CREDITO, A SFARINARE ANCHE LE NECESSARIE RISERVE.
Nei due secoli successivi si ebbe la loro massima diffusione.
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Convento S. Antonio da Padova di Montecalvo Irpino
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- Categoria: Attualità
La famiglia francescana di Montecalvo Irpino vive all'ombra del convento di S. Antonio all'entrata del paese. Il convento, da sempre residenza dei frati minori , fu costruito intorno al 1600,distrutto molte volte dal terremoto,oggi si presenta come una struttura moderna e funzionale. Annessa al convento e alla chiesa di S.Antonio da Padova, c'è l'Oasi Maria Immacolata.Il convento rappresenta il punto di aggregazione degli amici di S. Antonio per rinfrancarsi spiritualmente e portare a tutti il messaggio cristiano di Pace e Bene. Nel 1222 San Francesco d’Assisi, percorrendo le antiche vie romane, andava pellegrino al Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. Montecalvo, centro strategico sulla via IGNATIA (al di sopra di Casalbore), lo vide passare non lontano e conservò il ricordo della sua predicazione e del suo insegnamento.
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Prof.Domencio De Marco
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- Categoria: Attualità
Storico dell'economia italiano (n. Montecalvo Irpino 1912 - Napoli 2008). Prof. emerito dell'univ. di Napoli, nella quale ha insegnato storia economica dirigendovi anche l'Istituto di storia economica e sociale. È stato autore di numerosi saggi di storia economica e sociale soprattutto dell'Italia meridionale, fra cui: Una rivoluzione sociale. La Repubblica romana del 1849 (1944); Epicarmo Corbino e l'opera sua (1961); Banca e congiuntura nel Mezzogiorno d'Italia, I, 1809-1863 (1963); Per la storia delle pubbliche relazioni: gli antichi banchi napoletani (1973). Socio nazionale dei Lincei dal 1984. Chiarissimo professor Domenico DE MARCO. E’ professore emerito dell’Università degli Studi dì Napoli “Federico II”. Allievo di Corrado Barbagallo, ha studiato a Milano e a Genova e si è laureato a Napoli in Scienze Economiche e Commerciali. E’ stato alunno dal 1941 al 1945 della Scuola di perfezionamento in Storia Moderna e Contemporanea, diretta da Gioacchino Volpe.Libero docente di Storia del Risorgimento (1948) e di Storia Economica (1948). I suoi interessi scientifici sono stati diversi ma orientati sempre sulla Storia economica italiana e particolarmente dell’Italia centrale e Meridionale.
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