Pietro Paolo Parzanese.
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
- Categoria: Cultura
"Come non ricordare Pietro Paolo Parzanese, poeta arianese dell’800,ma di origini Montecalvesi (il nonno era di Corsano, dove prosperano i suoi lontani parenti),un letterato fine,di grande cultura e di sicuro ingegno,che ha lasciato opere di indiscusso valore,significate dalle sue poesie,intrise di una ricercata semplicità,quasi a voler avvicinare alla poesia il popolo,dando così vita a uno stile che ancor oggi si ricorda come “versi alla Parzanese.” Nonostante la fama nazionale e internazionale,la Città di Ariano non ha saputo far altro che dedicargli un Busto e un Liceo,quasi a compier un atto dovuto,lasciandone il ricordo al lento incedere del tempo irriconoscente. Il Liceo Parzanese,tra i primi del Regno Italico per qualità e per didattica(insieme al Borromeo e al Parini) è diventato un anonimo e dozzinale liceo di provincia,immemore delle menti e delle genialità dei suoi professori e dei suoi allievi,vanto della terra irpina. La città immemore,non ha saputo dedicargli nemmeno un Premio Letterario. Rari i suoi libri,introvabili le sue opere.
Il Rione Trappeto di Montecalvo Irpino
- Scritto da Mario Sorrentino
- Categoria: Tradizioni
In nessuna delle schede scritte per questo museo virtuale mi sono espresso in prima persona come ora sto per fare riguardo al rione Trappeto del mio paese d’origine. Una specie di pudore mi ha trattenuto dal farlo, una specie di blocco psicologico, per molto, troppo tempo. Si trattava, lo temevo, di recitare solamente un elogio funebre. Si può parlare di un pezzo di paese, di un piccolo mondo incastonato ai margini del centro storico come si fa di una persona morta? Ora so che si può fare , perché il Trappeto è morto.Giace con le facciate sventrate delle sue case sulla pendice meridionale della nostra modesta montagna e sembra che stia per scivolare nella voragine del Fosso Palumbo.Le antiche case scavate nell’arenaria e ordinate in gradoni sono ormai immerse nel silenzio e non danno più segni di vita. L’abitato ancora vivo era ordinato in gradoni più o meno orizzontali e le case di un livello inferiore tracciavano con i loro tetti le strade ( sentieri quasi campestri, in verità) per le case del livello superiore; e così salendo sino al ciglio del rione dove in alto cominciava il paese di case “vere”, non di case “grotte”.
Comunicato stampa della "Campana"
- Scritto da Redazione
- Categoria: Politica
Nella riunione di Giunta Comunale del 22.4.2010, avuta la presenza di tutti gli assessori comunali, si è verificato un episodio che, sotto il profilo amministrativo e politico, non può che essere considerato di gravità estrema.Sulla proposta di deliberazione in ordine alla rideterminazione della pianta organica con personale in eccedenza e approvazione programma triennale fabbisogno di personale, gli Assessori Giuseppe Stiscia e Antonio D’Addona si sono astenuti, il tutto dopo che fosse stato abbondantemente chiarito che le due deliberazioni erano preordinate all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato a seguito del dichiarato dissesto finanziario dell’Ente. La posizione degli assessori astenuti ha messo a serio rischio non solo e non tanto la vita dell’Amministrazione in carica, ma soprattutto la prospettiva di ripresa e corretta gestione del Comune e, con esso, della popolazione montecalvese.
Il sindaco Pizzillo rimuove due assessori
- Scritto da Redazione
- Categoria: Politica
Scontro nella maggioranza sul riequilibrio della nuova pianta organica del comune montecalvese.
Dopo vari incontri e disccusioni allargate a tutti i consiglieri eletti in seno al cosiglio comunale e agli organi del gruppo "La campana", il sindaco, Carlo Pizzillo, decide di esautorare dagli incarichi di assessori Giuseppe Stiscia e Antonio D'Addona
che avevano espresso il loro aperto dissenso alla nuova rimodulazione della pianta organica, astenendosi dalla votazione in giunta sulla delibera in questione.
A giudizio del sindaco e del suo vice la delibera era un atto dovuto visto la crisi dell'Ente e l'obbligatorità a deliberare per la rimodulazione degli organici mettendo in mobilità il personale in esubero.
XII settimana della Cultura
- Scritto da Irpinia in festa
- Categoria: Cronaca
Dal 16 al 25 aprile 2010, in occasione della XII Settimana della Cultura, si apriranno le porte ai gioielli che compongono il patrimonio artistico e culturale campano. Mostre, convegni, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli e aperture straordinarie sono soltanto alcune delle iniziative gratuite proposte dal MiBAC. Nell'ambito di questa manifestazione nazionale la nostra Soprintendenza ha organizzato una serie di attività, anche in collaborazione con numerosi musei civici e istituzioni culturali private, che comprenderanno non solo i grandi comuni come Salerno e Avellino, ma coinvolgeranno tutta la Provincia con le tradizioni dei piccoli centri urbani. A muovere la XII Settimana della Cultura sarà così una forte sinergia tra i singoli per offrire al cittadino la possibilità di visitare e partecipare attivamente alle immense meraviglie che la storia del territorio campano offre. Il Museo della Religiosità Montecalvese e della Memoria Pompiliana a Montecalvo Irpinio, l’esposizione del pianeta in raso di seta nera, foderata in tela di lino nera e galloni dorati, ascrivibile alla prima metà del XVIII secolo, che faceva parte del corredo di San Pampilio Maria Pirrotti, appartenente all’Ordine degli Scolopi.
Monumento ai Caduti
- Scritto da alternativa montecalvo
- Categoria: Cultura
Con delibera N°49 07.04.2010 l'Amministrazione Comunale ha deciso di ristrutturare il Monumento ai Caduti di Piazza Vittoria. Gli interventi consisteranno nella sistemazione di una parte della pavimentazione, sconnessa dai pini; ai fini della sicurezza dei bambini verrano eliminati due muretti di appoggio delle lapide ai caduti, i quali nomi verranno ricollocati su un ceppo di pietra posto nella parte anteriore sinistra del monumento;
Recinzione adeguata della area circostante il monumento; pulizia dello basamento in pietra dove poggia la statua bronzea del milite ignoto. Detta ristrutturazione si propone di riconsegnare al giusto decoro un luogo che dovrebbe essere sacro per tuttti i cittadini ma che, più volte, è stato offeso e oltraggiato. In questa foto vi è una ricostruzione grafica del monumento ristrutturato.
Il 25 aprile e la Costituzione
- Scritto da Lucio Garofalo
- Categoria: Politica
In prossimità del 25 aprile mi piacerebbe sollecitare un’ampia riflessione prendendo spunto dal tema della Costituzione, visto che il momento attuale ci consegna un quadro politico di segno neoconsociativo e un clima di feroce ostilità e di seria minaccia per la democrazia italica, da sempre fragile e mutilata, sancita solo sulla Carta Costituzionale.
Personalmente sono convinto che la Costituzione del 1948 non abbia bisogno di lifting o rifacimenti, non debba essere aggiornata o revisionata, e tantomeno abolita, come insinuano i suoi detrattori, ma deve essere semplicemente e finalmente applicata.
In prossimità del 25 aprile mi piacerebbe sollecitare un’ampia riflessione prendendo spunto dal tema della Costituzione, visto che il momento attuale ci consegna un quadro politico di segno neoconsociativo e un clima di feroce ostilità e di seria minaccia per la democrazia italica, da sempre fragile e mutilata, sancita solo sulla Carta Costituzionale.
Felice Cristino ci ha lasciato
- Scritto da angelo siciliano
- Categoria: Cronaca
Un affabile e ospitale patriarca, depositario dei canti arcaici montecalvesi e una delle ultime “biblioteche” viventi della civiltà contadina
Felice Cristino, “zi’ Filìci Pannucciéddru”, nato a Montecalvo Irpino (AV) il 23 dicembre 1921, in una numerosa famiglia patriarcale contadina con dieci figli – quattro femmine e sei maschi –, ci ha lasciato la mattina del 1° febbraio 2010.
Grande cantatore, col fratello Giovanni (Montecalvo Irpino, 1933-2005), di canti politici e sociali, funebri, ballate e del poema montecalvese “Angelica” di 107 quartine, l’unico riscontrato in Irpinia, era un raffinato affabulatore e poeta contadino. Era anche alfabetizzato, il che non guastava.Era cugino di mio padre per parte di madre, sorellastra di mio nonno.In questi ultimi venti anni ho frequentato, con una certa assiduità, la sua casa rurale e la sua famiglia.Pagina 67 di 123