Montecalvo Irpino - Ufficio Postale riaperto al pubblico
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Montecalvo Irpino, riaperto l'ufficio postale
L’ufficio postale di Montecalvo Irpino ha riaperto al pubblico.Sono terminati infatti i lavori di ristrutturazione della sede di viale Pini, 8, finalizzati ad accogliere, appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.
L’ufficio postale di Montecalvo Irpino è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: dal lunedì al venerdì 8.20 alle 13.35 ed il sabato fino alle 12.35. Foto : Poste Italiane
23 ottobre 2024
Sequestro per bancarotta fraudolenta
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cronaca
Sequestro per bancarotta fraudolenta
Bloccati beni per oltre 700.000 euro ad Ariano e Montecalvo Irpino: si indaga su operazioni commerciali che hanno danneggiato una società fallita e i suoi creditori, con un passivo di quasi 3 milioni di euro.
Nella giornata di ieri, militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Tribunale di Benevento di un opificio industriale sito in Ariano Irpino e di due terreni ubicati in Montecalvo Irpino, ritenuti profitto del delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione commesso nella gestione di una società con sede in Montecalvo Irpino, operante nel
Operazione della Guardia di Finanza ad Ariano e Montecalvo Irpino
- Scritto da Redazione fonte notizie Avellino today
- Categoria: Cronaca
Sequestrati opificio industriale e terreni per oltre 700.000 euro: operazione della Guardia di Finanza ad Ariano e Montecalvo Irpino
Ariano Irpino, 9 aprile 2025 – Nella giornata di ieri, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo relativo a un opificio industriale sito in Ariano Irpino e a due terreni situati in Montecalvo Irpino, per un valore complessivo di oltre 700.000 euro.
Il sequestro è stato disposto nell’ambito di un’indagine per bancarotta fraudolenta per distrazione, connessa alla gestione di una società operante nel settore della produzione di conglomerati cementizi, con sede a Montecalvo Irpino e dichiarata fallita nel 2021 dal Tribunale di Benevento.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale sannita in accoglimento dell’appello proposto dalla Procura, a seguito di una precedente decisione del G.I.P. che aveva autorizzato solo il sequestro di somme di denaro. La nuova ordinanza, giunta dopo la pronuncia della Corte di Cassazione in merito al ricorso presentato dalla Procura, ha riconosciuto la legittimità del sequestro anche dei beni immobiliari oggetto dell’operazione.
L’indagine, sviluppata attraverso un’articolata attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza e basata su documentazione contabile, perizie, acquisizione di informazioni e sopralluoghi, ha fatto emergere operazioni economiche giudicate dannose per il patrimonio della società fallita e per i suoi creditori, il cui passivo ammonta a quasi 3 milioni di euro.
In particolare, è stata rilevata la vendita dell’opificio e dei terreni a una società attiva nello stesso settore, effettuata in prossimità della presentazione di una domanda di concordato preventivo poi dichiarata inammissibile. L’operazione, secondo gli inquirenti, sarebbe avvenuta senza un effettivo vantaggio economico per la società cedente.
Si precisa che la misura cautelare è stata disposta nell’ambito delle indagini preliminari, che sono tuttora in corso. Le persone coinvolte sono da considerarsi presunte innocenti fino a sentenza definitiva, come previsto dalla normativa vigente.
https://www.avellinotoday.it/cronaca/sequestro-bancarotta-ariano-montecalvo.html
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Il mio libro
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Confinati Politici in provincia di Avellino Montecalvo Irpino - Alfonso Caccese
Madonna del Rosario 2024
- Scritto da G.B.Cavalletti
- Categoria: Storia
Accogliendo l’esortazione del Pontefice, la parrocchia di San Pompilio, in Montecalvo, ha realizzato un fitto programma di preghiera che con cadenza ad ogni sedici del mese ha avuto culmine, di volta in volta, nella celebrazione del Santo Rosario ai piedi della magnifica statua lignea di Mamma Bella dell ‘Abbondanza, nella chiesa abbaziale di Santa Maria Maggiore. L’occasione offre lo spunto per ripercorrere, a grandi linee, date ed eventi legati ad una devozione mai estranea alla cultura e alla storia di Montecalvo.
Non c’è dubbio che il 7 ottobre del 1571 sia una delle date più rappresentative nella storia della Cristianità. Lo scampato pericolo di una guerra di religione all’inizio del Terzo Millennio, e la celebrazione, quasi contemporanea, dell’Anno del Rosario, creano, in qualche modo, una sottile linea di collegamento tra i nostri giorni e la storia di 422 anni fa. La flotta unita degli stati cristiani debellò, a Lepanto, il pericolo dell’ invasione europea da parte dei Turchi, e papa Sisto V, successivamente proclamato Santo, istituì la festa della Beata Vergine Maria della Vittoria attribuendo al suo diretto intervento il merito, appunto, della vittoria. In quella circostanza il Pontefice raccomandò a tutto il mondo cattolico la recita del Santo Rosario. Due anni più tardi Papa Gregorio XIII, nel ricordo del giorno domenicale in cui il mondo cristiano, con la recita della preghiera mariana per eccellenza aveva sostenuto il suo esercito, modificò il nome della festa chiamandola della Beata Vergine Maria del Santo Rosario e ne fissò la memoria alla prima domenica di ottobre. Fu nel 1913 che Papa Pio X, anch’egli divenuto poi Santo, riportò definitivamente al 7 ottobre la data della solennità della Beata Vergine del Rosario.
Čedo Žic e Montecalvo
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- Categoria: Storia
Zic Ceolo Giovanni data di nascita 1922 luogo di nascita Veglia, Yugoslavia luogo di residenza Yugoslavia colore politico antifascista condizione/mestiere/professione studente
Unità archivistica busta 5571 - fascicolo 139389 - estremi cronologici 1941-1941.
Giuseppe Kravos (1909 - 1974) era nativo da S.Croce di Aidussina, l'immediato retroterra di Trieste - ne dista circa 35 km. Sulla documentazione anagrafica sia Giuseppe che la moglie vengono indicati di “nazionalità italiana e di razza ariana”.
E' stato processato davanti al Tribunale speciale per la difesa del regime a Trieste alla fine 1940 / primi del 41 come appartenente all'organizzazione sovversiva degli Sloveni di Trieste - nel periodo cioè precedente la guerra con la Jugoslavia. ( nella foto: in camera da internati presso l'albergo di Ersilia Scoppettone a Montecalvo Čedo Žic, Jisef Kravos, Riko Miller, Nazzareno Di Pietro messinese)
Presentato il libro dedicato a Čedo Žic
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- Categoria: Storia
Sabato 16 giugno 2018. LISTA NOVI 19
OBIETTIVO: Presentato il libro dedicato a Cedi Žic
Ricordo rinnovato del famoso isolano Il fatto che il libro sia appena uscito ne depone a favore dell'obiettività perché, a differenza della maggior parte delle opere su temi antifascisti dell'epoca del vecchio ordinamento, è privo di idealizzazione delle persone e dell'argomento di cui tratta.
Scritto e registrato
Mladen TRINAJSTIĆ
KRK, ( isola di Veglia)nella piccola sala della scuola media di Krk >>Re croato Zvonimir«, un libro dedicato a Čedo Žic, il famoso antifascista isolano e anche il primo segretario del Comitato distrettuale della SKOJ per l'isola di Krk, che, all'età di soli 22 anni, si presentò, concluse la sua breve e tempestosa vita nel febbraio del 1944 annegando durante una navigazione notturna nel tempestoso Canale di Velebit, sulla via del ritorno alla sua isola da uno dei numerosi incontri con i membri "d'oltremare" organizzazioni antifasciste. Il libro dedicato al giovane di Krk, il cui nome è il liceo dove si è tenuta la presentazione, è stato pubblicato dal 1960 al 1991, edito dall'Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti dell'isola di Krk, e pubblicato da Naklada Quarnero. A nome suo, il regista Franjo Butorac ha presentato ai presenti la sua visione dell'importanza e del valore delle annotazioni del diario di Zic, ora rilegate per la prima volta, integrate e arricchite con frammenti della sua corrispondenza personale con amici e familiari.
Sensibile all'ingiustizia
Dall'Ilva a Tedesco, la Rai torna seria
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- Categoria: Cultura
SENZA RETE ANTONIO PADELLARO
Dall'Ilva a Tedesco, la Rai torna seria
"MA VOI VICHIEDETE MAI perché vicino alla più grande acciaieria d'Europa non ci sta manco una fabbrica diforchette? Misa che la ricchezza va tutta da un'altra parte. A noi ci resta solo la munnezza". "PALAZZINA LAF", REGIA DI MICHELE RIONDINO
(SKY CINEMA)
È VERO CHE NON ESISTE PIÙ il cinema civile dei Francesco Rosi ed Elio Petri? E neppure la televisione d'inchiesta modello Enzo Biagi e Sergio Zavoli? Einvece sopravvivono, anche se non se ne parla abbastanza, essendo molto più piccante occupare ogni giorno paginate sul teatrino delle nomine nel Servizio pubblico, corredate dai flop imbarazzanti dell'amichet- tismo targato destra sovranista in fregola da egemonia culturale. Più divertente ancora pubblicare le tabelle delle pellicole finanziate con i soldi di tutti, davvero incredibili quando si apprende che un film con dicasi 29 presenze in sala ha ricevuto 700 milioni di contributi nazionali alla produzione. Mentre un altroca- polavoro che di presenze al botteghino ne ha fatte ben 128 ha incamerato un superenalotto: 1.343.295,91 euro (e se davvero ha cercato di porre rimedio a un tale obbrobrio, beh, allora il ministro Sangiuliano qualcosa di buono lo ha fatto).
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