- Scritto da Candida Caccese
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La sagra dei cicatielli di Montecalvo Irpino in quest’estate 2013 sta per raggiungere l’importante traguardo della quarantesima edizione. Erano i primi anni ’70 e i componenti dell’allora Pro Loco montecalvese nello studiare nuovi modi di promozione e sviluppo del territorio ebbero l’idea di mettere al centro delle feste e sagre paesane un evento dedicato ad uno dei prodotti più tipici del paese: i cicatielli. Il termine “cicatielli” non è un semplice equivalente in dialetto montecalvese di quelli che sono i cavatelli molisani o pugliesi.
- Scritto da Angelo Siciliano
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Ero innamorato della tarantella, quella arcaica, che ancora persiste al mio paese natale, Montecalvo Irpino (Av), grazie soprattutto all'organettista Liberatore Russolillo, e desideravo due coppie di nacchere, che però gli anziani del paese si tenevano molto strette. Allora mi procurai un tronchetto d’olivo e in una cinquantina di ore serali di lavoro, nel 1992, riuscii a scolpirle. Poi fu problematico trovare i campanelli adatti, perché quelli dei muli, che erano argentati, erano spariti dalle fiere e dai mercati.
- Scritto da Angelo Siciliano
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È il primo canto satirico o maccheronico-religioso riscontrato nel territorio montecalvese. Da informazioni raccolte, pare che esso sia stato introdotto a Montecalvo, verso la fine dell’Ottocento inizio Novecento, dai braccianti del paese, che si recavano a piedi, “cu zappa, zarrìcchji, stirràzza e na sacchètta ‘ncuóddru cu na shcanàta di pane, nu pócu di cumpanàggiu e na buttéglia di vinu” – con zappa, ghette, netta zappa di canna e un sacco addosso con una forma di pane, un po’ di companatico e una bottiglia di vino, a una trentina di chilometri di distanza, -VIDEO-
- Scritto da Redazione Montecalvo Notizie
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Agosto è arrivato. E con il mese più caldo dell’anno arriva anche l’estate Montecalvese. Quest’anno più che mai, il cartellone degli eventi nasce da una sperimentazione nuova per una piccola realtà come Montecalvo: all’organizzazione e realizzazione delle serate in programma, contribuiranno, infatti, le associazioni varie (e piuttosto numerose rispetto alla non molto “affollata” zona) nate negli ultimi mesi e anni.
- Scritto da Redazione Montecalvo Notizie
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Entro il mese di agosto, Palazzo Pignatelli sarà reso fruibile. È l’annuncio del sindaco Carlo Pizzillo. «Stiamo provvedendo al completamento delle opere in corso e tra queste c’è soprattutto il Palazzo Pignatelli che dovrebbe vedere finalmente la luce nel mese di agosto.
Sono in corso i lavori degli impianti e si dovrebbero mettere a punto i piazzali nei pressi della struttura.Prima dell’apertura, ci occuperemo dell’allestimento delle sale interne come la sala convegni e la sala della mostra fotografica permanente con gli scatti più emblematici della zona più antica del paese il Trappeto».
L’amministrazione comunale ha rivolto la sua attenzione anche a Rione Fano: «Chi ci ha preceduto immaginava di fare 19 alloggi di edilizia popolare, ma a seguito di problemi riscontrati, come la regolarità sismica, abbiamo deciso di non realizzarli più.
- Scritto da Edoardo Lanza
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Lo spettacolo sta per cominciare, Maiori vi aspetta!Un piacevole incontro tra: sfogliatelle e cannoli, custicieddi e sardedda, cukele e frittata burina, uarnera e roccocò, pizza fritta e pescato del golfo, vini, olii e tant’altro ancora.
Una tre giorni di full immersion tra sapori antichi e moderni di aziende selezionate per genuinità e qualità. Maiori…quale miglior Paradiso paesaggistico si poteva scegliere per dare ospitalità alle eccellenze enogastronomiche e artigianali esclusivamente Made In Sud?
- Scritto da Arturo De Cillis
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“Songo arrivati puro li munticalvisi”. Bastava che il pullman dei pellegrini provenienti da Montecalvo facesse timido capolino sul piazzale contiguo al santuario di San Gerardo a Materdomini perché, dai vocianti e colorati capannelli degli astanti, si levasse – percepibile distintamente anche da chi non ne udisse il suono ma fosse in grado comunque di interpretare il movimento delle labbra – quel commento stentoreo e quasi divertito: “songo arrivati puro li munticalvisi”! Per anni mi sono chiesto – nell’ affardellamento delle migliaia di interrogativi inutili ed assurdi con i quali ciascuno di noi affolla, quasi ingolfandoli, la mente ed i ricordi – da dove i solerti e determinati individuatori della genia montecalvese - in versione pellegrinaggio tardo-settembrino - riuscissero a ricavare le loro granitiche certezze circa la provenienza di quell’aggregazione eterogenea di rara umanità.E solo in tempi recenti io, che a San Gerardo ci andavo da bambino e che oggi mi avvicino (sia pure “trotterellando”, con spocchiosa presunzione di gioventù ben radicata nella mente e nel corpo) ai cinquant’anni, sono finalmente arrivato al punto di