Il Monumento ai Caduti di Piazza Vittoria
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Rovistando tra le carte in cerca di qualche notizia o documento sulla Chiesa Grecese, per farne partecipe il mio ottimo amico prof. Giovanni Orsogna, impegnato a divulgare e promuovere la nobilissima terra dei miei Avi , mi sono imbattuto nel libretto
Nicola Susanna
DISCORSO
Pronunziato nella solenne inaugurazione del Monumento ai caduti in guerra in Montecalvo Irpino Il 3 ottobre 1926 con un omaggio alla memoria del figlio Ottavio
Montecalvo: La baraccopoli
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Grazie a Franco D'Addona per aver ripreso questo importante video.
Le Janare (Le streghe) di Montecalvo
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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Le Janare di Montecalvo non possono essere considerate streghe nel termine malefico del significato ,perché la loro condizione era connessa alla data di nascita,solitamente la notte a cavallo tra il 24 e il 25 Dicembre,notte del Santo Natale. E’ anche vero che le figlie delle Janare venivano istruite dalle madri alle arti magiche e affidate alle cure del maligno, con il quale si riunivano in frenetici balli (Sabba) ai piedi del Noce di Benevento.
Programma RAI- Utile Futile- anni 90
Un momento di pausa prima del Balletto delle Janare
Coreografo Alberto Palladino
Pietro Paolo Parzanese.
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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"Come non ricordare Pietro Paolo Parzanese, poeta arianese dell’800,ma di origini Montecalvesi (il nonno era di Corsano, dove prosperano i suoi lontani parenti),un letterato fine,di grande cultura e di sicuro ingegno,che ha lasciato opere di indiscusso valore,significate dalle sue poesie,intrise di una ricercata semplicità,quasi a voler avvicinare alla poesia il popolo,dando così vita a uno stile che ancor oggi si ricorda come “versi alla Parzanese.” Nonostante la fama nazionale e internazionale,la Città di Ariano non ha saputo far altro che dedicargli un Busto e un Liceo,quasi a compier un atto dovuto,lasciandone il ricordo al lento incedere del tempo irriconoscente. Il Liceo Parzanese,tra i primi del Regno Italico per qualità e per didattica(insieme al Borromeo e al Parini) è diventato un anonimo e dozzinale liceo di provincia,immemore delle menti e delle genialità dei suoi professori e dei suoi allievi,vanto della terra irpina. La città immemore,non ha saputo dedicargli nemmeno un Premio Letterario. Rari i suoi libri,introvabili le sue opere.
Monumento ai Caduti
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Con delibera N°49 07.04.2010 l'Amministrazione Comunale ha deciso di ristrutturare il Monumento ai Caduti di Piazza Vittoria. Gli interventi consisteranno nella sistemazione di una parte della pavimentazione, sconnessa dai pini; ai fini della sicurezza dei bambini verrano eliminati due muretti di appoggio delle lapide ai caduti, i quali nomi verranno ricollocati su un ceppo di pietra posto nella parte anteriore sinistra del monumento;
Recinzione adeguata della area circostante il monumento; pulizia dello basamento in pietra dove poggia la statua bronzea del milite ignoto. Detta ristrutturazione si propone di riconsegnare al giusto decoro un luogo che dovrebbe essere sacro per tuttti i cittadini ma che, più volte, è stato offeso e oltraggiato. In questa foto vi è una ricostruzione grafica del monumento ristrutturato.
Felice Polles - Beato
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In terra di Corsano - Felice Polles - Corsano centro del carbonarismo.
Un’altro fatto che è d’ importanza storica per la nostra terra, è l’ aggregazione di Corsano a Monte- calvo.
Questa zona appartiene alla giurisdizione topografica di Montecalvo, e perciò risaliamo alla più antica notizia che, storicamente, si ha.
Al tempo di Guglielmo II° il Buono, Benedetto de Forgia ,sicut significavit Alfanus Camerarius, teneva Corsano e Tropaldo , nel territorio di Bonito presso il fiume omonimo e serviva il re con due militi, per l’uno e l’altro feudo.
« Teneva ancora Melito con un sol milite.
Per la spedizione di Terra Santa (1099) ne offrì sette con sette servienti.
( Vedi Catalogo dei Baroni normanni R Archivio).
Breve storia dell'arte orafa Montecalvese
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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Con l'unità d'Italia furono realizzate le prime sistematiche statistiche economiche,con mirati censimenti volti alla conoscenza del territorio dello Stato .
Anche i Borbone,in verità, vi avevano pensato,appena qualche decennio prima del tracollo,ma con un intento completamente diverso:magnificare le bellezze e le ricchezze del paese,senza alcuno scientifico riferimento all'aspetto economico,che veniva demandato alla autonoma capacità gestionale del territorio.
Da questi dati,estremamente interessanti si evincono le peculiarità dei vari comuni, come per Montecalvo,che ben appalesava la sua certa vocazione agricola,ma anche una non secondaria attività artigianale (100 scarpari,fabbri,armaioli,ricamatrici....... ).
Tra i tanti traspare la presenza di un Orafo,che non è considerato come una professione vera e propria,forse perché riconducibile a particolari gruppi etnico-religiosi,o per quella naturale ritrosia Del meridionale a manifestare le proprie "debolezze",ingigantendo le proprie miserie.