- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
"Come non ricordare Pietro Paolo Parzanese, poeta arianese dell’800,ma di origini Montecalvesi (il nonno era di Corsano, dove prosperano i suoi lontani parenti),un letterato fine,di grande cultura e di sicuro ingegno,che ha lasciato opere di indiscusso valore,significate dalle sue poesie,intrise di una ricercata semplicità,quasi a voler avvicinare alla poesia il popolo,dando così vita a uno stile che ancor oggi si ricorda come “versi alla Parzanese.” Nonostante la fama nazionale e internazionale,la Città di Ariano non ha saputo far altro che dedicargli un Busto e un Liceo,quasi a compier un atto dovuto,lasciandone il ricordo al lento incedere del tempo irriconoscente. Il Liceo Parzanese,tra i primi del Regno Italico per qualità e per didattica(insieme al Borromeo e al Parini) è diventato un anonimo e dozzinale liceo di provincia,immemore delle menti e delle genialità dei suoi professori e dei suoi allievi,vanto della terra irpina. La città immemore,non ha saputo dedicargli nemmeno un Premio Letterario. Rari i suoi libri,introvabili le sue opere.
- Scritto da alternativa montecalvo
Con delibera N°49 07.04.2010 l'Amministrazione Comunale ha deciso di ristrutturare il Monumento ai Caduti di Piazza Vittoria. Gli interventi consisteranno nella sistemazione di una parte della pavimentazione, sconnessa dai pini; ai fini della sicurezza dei bambini verrano eliminati due muretti di appoggio delle lapide ai caduti, i quali nomi verranno ricollocati su un ceppo di pietra posto nella parte anteriore sinistra del monumento;
Recinzione adeguata della area circostante il monumento; pulizia dello basamento in pietra dove poggia la statua bronzea del milite ignoto. Detta ristrutturazione si propone di riconsegnare al giusto decoro un luogo che dovrebbe essere sacro per tuttti i cittadini ma che, più volte, è stato offeso e oltraggiato. In questa foto vi è una ricostruzione grafica del monumento ristrutturato.
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
Con l'unità d'Italia furono realizzate le prime sistematiche statistiche economiche,con mirati censimenti volti alla conoscenza del territorio dello Stato .
Anche i Borbone,in verità, vi avevano pensato,appena qualche decennio prima del tracollo,ma con un intento completamente diverso:magnificare le bellezze e le ricchezze del paese,senza alcuno scientifico riferimento all'aspetto economico,che veniva demandato alla autonoma capacità gestionale del territorio.
Da questi dati,estremamente interessanti si evincono le peculiarità dei vari comuni, come per Montecalvo,che ben appalesava la sua certa vocazione agricola,ma anche una non secondaria attività artigianale (100 scarpari,fabbri,armaioli,ricamatrici....... ).
Tra i tanti traspare la presenza di un Orafo,che non è considerato come una professione vera e propria,forse perché riconducibile a particolari gruppi etnico-religiosi,o per quella naturale ritrosia Del meridionale a manifestare le proprie "debolezze",ingigantendo le proprie miserie.
- Scritto da Angelo Siciliano
LO ZIO D’AMERICA di Angelo Siciliano Presentazione di Giovanni Bosco Maria Cavalletti
E, finalmente, giunse anche Lo zio d’America, poesie, cunti, nenie, ballate e detti in dialetto montecalvese, con una raccolta di maledizioni. Il patrimonio letterario montecalvese si correda, da ora in poi, di un testo scritto nella nostra lingua locale.Ciascuno di noi, immagino, attraversa nella propria vita dei particolari periodi in cui si sente spinto, più o meno inconsciamente, a ricercare le proprie origini; ci si rende conto, ad un certo punto, che il momento attuale è, il più delle volte, conseguenza di un processo che è in moto, e quindi in evoluzione, da secoli, se non addirittura da millenni.Per rimanere nell’ambito della nostra storia locale, diciamo che, a seconda dei tempi, delle personali esperienze e delle singole esigenze è venuto man mano formandosi un interessantissimo patrimonio letterario al quale si aggiunge, oggi, questa nuova fatica di Angelo Siciliano.Stimolante sarebbe effettuare uno studio sociale dei momenti in cui sono venute alla luce le varie opere, ma la cosa richiederebbe troppo tempo.L’interesse più diffuso, almeno fino a questo momento, era stato ispirato dalla curiosità per fatti ed eventi più strettamente legati all’evoluzione storico-politico-urbanistica di Montecalvo, a parte le memorie familiari di cui sono relativamente
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