Iniziata ufficialmente la campagna elettorale
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Montecalvo, elezioni amministrative:Inizia lo scontro
Iniziata ufficialmente la campagna elettorale
In poco più di ventiquattro ore,cioè, il tempo intercorso tra la presentazione ufficiale delle liste elettorali e pubblicizzate nelle giornata di ieri, Domenica 16 maggio, presso il cinema Pappano, in mattinata la lista della "Campana" e in serata la lista del "Centrosinistra" , e la tribuna politica svoltasi presso un'emittente radiofonica locale nel pomeriggio di oggi, 17 maggio,tutto quello che ci si attendeva da questa competizione elettorale, è esploso puntualmente come una fragorosa bomba ad orologeria. Il primo faccia a faccia, pubblico, tra i due candidati sindaci, il Dott.Carlo Pizzillo e il maresciallo della finanza Giancarlo Di Rubbo, è terminato con un sostanziale e poco glorioso pareggio.
Presentati dal giornalista del "Mattino", Mario Aucelli, i due antagonisti hanno espresso le ragioni delle proprie parti.
Da una parte quello che potrebbe essere fatto per il futuro, indicato dal Dott. Pizzillo, dall'altra quello che è stato fatto nel passato snocciolato da Di Rubbo.
Dalla Democrazia Cristiana alla Margherita
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Dalla Democrazia Cristiana alla Margherita
(alla ricerca del popolarismo Montecalvese)
Nell'immediato dopoguerra, negli anni compresi tra il 1945 e il 1948,nel chiuso delle sacrestie e nell'austerità dei luoghi religiosi,a Montecalvo Irpino,come d'altronde in altri paesi della provincia di Avellino,un gruppo di giovani professionisti locali,costituiscono la prima sezione della D.C. Momento difficile,perchè in quegli anni il paese era altamente in fermento. Abbastanza attivi sono i rappresentanti della vecchia borghesia locale,attaccati visceralmente alla monarchia ,che fronteggiano con vigore l'avanzare del fronte popolare costituito dai comunisti e dai socialisti,abbastanza radicati nelle campagne montecalvesi, mentre nel paese si respira aria di"Uomo qualunque",di Parrittiana memoria. Primo banco di prova per
E al fine uscimmo a riveder le stelle
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"E al fine uscimmo a riveder le stelle"
Alle ore 12,00 di oggi, Sabato 15 maggio si è conclusa la prima parte della competizione elettorale che porterà i cittadini di Montecalvo Irpino il 12 e 13 giugno al rinnovo del consiglio comunale,con la presentazione ufficiale delle liste elettorali.
Quindi,da oggi , inizia ufficialmente la corsa ai 16 banchi dell'assise comunale.
Gli schieramenti in campo, come già anticipatamente espresso su queste pagine sono due:"Alternativa per Montecalvo", formazione civica con l'apparentamento di forze che vanno da AN a Rifondazione Comunista, con candidato sindaco il Dott.Carlo Pizzillo, e la lista di "Centro sinistra", composta da Margherita e SDI, guidata da Giancarlo Di Rubbo. Fin quì dunque nulla di nuovo.
La tensione politica di questi ultimi giorni invece si era spostata sui nomi dei 16 candidati da proporre all'elettorato.
Ecco nel dettaglio le liste dei candidati:
Auschwitz nel racconto di Primo Levi
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Ad Auschwitz, nome tedesco della città polacca Oświecim, in Galizia, ad ovest di Cracovia, le vittime furono quattro milioni. Un numero spaventoso. Sede di quattro campi di concentramento, costruiti nel 1940, dopo la fine della seconda guerra mondiale, il governo polacco vi ha allestito il Museo dei campi di sterminio. Nell’introdurre il suo romanzo autobiografico Se questo è un uomo, in cui tratta della propria deportazione e di quella d’altri sventurati, Primo Levi così esordisce: “Per mia fortuna, sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944”.
Giuseppe e Pietro Cristino nella terra del silenzio
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Il figlio, partigiano, |
Parlare di Giuseppe e Pietro Cristino, oggi, nell’epoca del crollo delle ideologie, dopo l’implosione dei regimi totalitari dell’Est europeo, ma anche di guerre sanguinose – basti pensare a quella del Golfo Persico e all’altra tra le nazioni dell’ex Iugoslavia – che sicuramente hanno trovato una concausa nel crollo del Muro di Berlino del 1989, che ha segnato la fine della guerra fredda e dei blocchi contrapposti, guidati dalla fine della seconda guerra mondiale rispettivamente da USA ed URSS, potrebbe anche significare andare ad indagare fatti, persone e vicende del Novecento, la cui storia, oltre che non sempre ripercorsa e chiarita adeguatamente e a sufficienza, ci appare distante anni luce. E proprio tale distanza consente che tanti personaggi di primo piano, che hanno fatto la storia civile e sociale del nostro paese, possano essere spesso posti in discussione per le scelte politiche fatte e per il loro operato nel secondo dopoguerra, in quanto hanno contribuito, seppure indirettamente, a quel sistema politico nazionale bloccato, rimasto senza alternativa. Si è parlato e si parla anche di democrazia incompiuta. La realtà è che per più di quaranta anni ci hanno governato più o meno le stesse persone, realizzando – caso unico tra i paesi occidentali – una sorta di “dittatura” in democrazia, che ha determinato conseguenze assai gravi: invecchiamento e inefficienza delle Istituzioni pubbliche; alcuni fenomeni gravi di collusione tra politica e criminalità organizzata; intere regioni alla mercé di mafia, ‘ndrangheta o camorra che insanguinano il Sud sostituendosi allo Stato come se questo avesse rinunciato alle proprie funzioni; malcostume diffuso della pratica del pizzo e della bustarella per cui, sempre più spesso, la cronaca nera è ricca di casi di burocrati e amministratori locali divenuti essi stessi, in prima persona, i gestori del malaffare. |
Il vecchio che avanza
- Scritto da Redazione
- Categoria: Politica
Il vecchio che avanza
La costituzione di una lista con la presenza di tutta la sinistra montecalvese ,ad eccezione dello SDI, e la presenza di uomini di estrazione civica,in alternativa alla maggioranza composta dagli uomini della Margherita (ex popolari), a qualche osservatore politico ha fatto ritornare alla mente le vecchie battaglie tra Democristiani e Comunisti dei tempi passati. Il tentativo di coalizzarsi contro il partito di maggioranza non è affatto nuovo nel nostro paese, molte volte raggrupamenti eterogenei hanno cercato di contendere ai cattolici democratici,la guida del paese,a volte con esito positivo e a volte disastrosamente. Partiti sempre con il favore dei pronostici, spesso i buoni propositi di queste formazioni civiche, si son visti cadere di fronte a repentini cambiamenti di opinioni e di sconvolgimento delle logiche interne non eterogenee tra loro. Probabilmente anche questa volta potremmo assistere a qualcosa del genere.
La Storia di Montecalvo Irpino
- Scritto da Redazione
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La Storia di Montecalvo Irpino
Che sia lo spettacolare burrone del Fosso Palumbo ricamato di grotte arrampicantisi tortuose verso l’antica chiesa collegiata di Santa Maria, o che sia il dolce ondulare del paese che, ormai in declivi di nuove costruzioni, stringe, abbracciandolo verso l’alto, l’imponente castello feudale, Montecalvo offre, da Nord o da Sud, un primo suo volto accattivante e misterioso. Dal grande piazzale del castello lo sguardo spazia intorno ai quattro punti cardinali.
Da Ovest a Nord si domina l’intera Valle del Miscano con la vista di Buonalbergo, di Casalbore, di Ginestra degli Schiavoni, delle alture di Castelfranco e della Dormiente del Sannio.
La strada di Ariano Irpino
- Scritto da Mario Sorrentino
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![]() Placido A. De Furia |
THE ROAD FROM ARIANO IRPINO. (La strada di Ariano Irpino) Louis A. De Furia , (N.J.), e scrittore. Due dei suoi libri trattano di ricordi e storie di famiglia, sullo sfondo più ampio della storia di due paesi irpini (Ariano e Montecalvo), alla fine del XIX e inizi del XX sec.Nel primo, (Pop’s Page, 1994) si narrano l’arrivo e i primi anni della famiglia De Furia in America. Nel secondo, (The Road from Ariano, 2002) l’autore rivolge lo sguardo verso la terra d’origine della famiglia, rielaborando i ricordi del padre Alfonso, giunto in America diciottenne per ricongiungersi ai fratelli e alle sorelle partiti prima di lui. |
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