- Scritto da G.B.Cavalletti
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Ancora una volta la figura di San Pompilio, con forza, pone la riflessione sul mistero della Morte.
Giovanni Bosco Maria Cavalletti
Lo fece, egli, in vita, con l’eccezionalità degli eventi di cui, con i defunti, fu protagonista. Con i doni divini affascinò i suoi contemporanei e, con l’eco di essi, rapì la mente ed il cuore di un futuro papa. Mons. Gioacchino Pecci, che nel 1838 aveva aperto il processo apostolico beneventano per la beatificazione dello scolopio Pompilio Maria Pirrotti, confessò, circa sessant’anni dopo, di essersene assicurato, sin d’allora, il patrocinio quotidiano. La voce dei defunti, che come viventi recitarono il Santo Rosario per il suffragio della loro anima, come sacra leggenda ai posteri tramandata, indusse ad una profonda riflessione il Pontefice Leone XIII che nel 1899, a questo proposito, scrisse I testimoni udimmo, esaminati, furon chiari i prodigi. Lo stesso mistero costrinse al confronto gli attori del processo di canonizzazione che, caso forse unico nella storia della Chiesa, su di esso dovettero ufficialmente esprimersi. E’ storia dei nostri giorni: la statua di Mamma Bella dell’Abbondanza, l’affetto terreno più caro
- Scritto da Redazione
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COMUNE DI MONTECALVO IRPINO Città del Pane (PROVINCIA DI AV) Paese natale di San Pompilio Maria Pirrotti Gemellato col Comune di DONCEEL (B) U.R.P. UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Tel0825/818019 Sito Ufficiale: www.comune.montecalvoirpino.av.it e-mail: personal-mail: |
- Scritto da Angelo Siciliano
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ALTRI REPERTI RINVENUTI ALLA COSTA DELLA MENOLA
Una contrada montecalvese abitata nella preistoria, in cui forse si trovava un’officina della pietra, frequentata poi anche in epoche successive come quella romana
Il due agosto 2006 è un’altra data importante per l’archeologia della contrada in cui nacqui e ancora vi abitano i miei, la Costa della Mènola a Montecalvo Irpino. Gli strati del terreno vegetale sovrappostisi nei millenni, sono stati scompaginati negli ultimi secoli, ma soprattutto verso la fine del Novecento con l’uso di ruspe e scavatori, per livellare il terreno, tracciare vie interpoderali per il passaggio dei mezzi agricoli e per l’impianto di noceti e uliveti. Tutte queste attività hanno stravolto il territorio e anche se, in apparenza, paiono aver dato nuova linfa ad un’agricoltura ormai abbandonata ed esangue, in realtà ne prolungano semplicemente l’agonia. Ciò che si era
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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Il pane di Montecalvo di scena a Raitre sul Tgr Campania
Questa mattina alle 11 e 45 su rai tre sarà di scena il pane di Montecalvo.Durante la trasmissione TGR Italia Agricoltura ci sarà un intero spazio dedicato alle fasi della lavorazione del pane di Montecalvo. Un ulteriore riconoscimento per un prodotto della nostra provincia che si avvia ad affacciarsi sul mercato nazionale. A Montecalvo, infatti, è in corso l’iter per il riconoscimento del marchioIGP proprio per il caratteristico pane cotto a legna. Ma non è solo la tecnica di cottura a contraddistinguere il prodotto irpino. La parte del leone lo fanno anche i lieviti naturali, E’ ancora in uso, infatti, la tradizione di usare il “crescente”. Si tratta di pasta inacidita, che produce una particolare flora batterica, che aggiunta ad acqua e farina produce la lievitazione
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- Scritto da Redazione
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Vini doc e cucina tradizionale, premi a raffica
Irpinia ancora una volta pluripremiata con i suoi prodotti migliori. Trionfano i vini con il fiano di Di Meo al summit mondiale dei Nobel per la Pace di Roma e stacca la prima piazza ad Agrietour di Arezzo, ”Il Torchio” di MONTECALVO Irpino. In auge un affascinante bianco docg che l’Italia del vino ci invidia e che ha affascinato ed intrigato il parterre del prestigioso premio internazionale; conquistano il palato due piatti antichi della cultura contadina nostrana, tra quelli in via di estinzione, praticamente quasi introvabili nelle cucine italiane e che gli agriturismo difendono e propongono. È il caso dell’agnellone di Laticauda al ragù e la ”bucecca” (lo stomaco di maiale) con fagioli e verdure, impostisi al terzo ”Campionato di cucina contadina in agriturismo”. La Campania con ”Il Torchio” di MONTECALVO Irpino l’ha spuntata tra i dieci agriturismo in gara quest’anno; il premio è stato assegnato da una giuria di esperti guidata dallo chef Paolo Teverini. L’agnellone di laticauda, così detto per la particolare